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domenica, Aprile 28, 2024
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Osimhen vola insieme al Napoli, un terzo dei gol segnati quest’anno con i colpi di testa

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“Un drago a due teste”. Così  Luciano Spalletti ha definito Victor Osimhen nel postpartita del match contro il Torino, nel quale il nigeriano ha effettuato una doppietta di goal di testa, oramai specialità della casa. 

“Osimhen Airlines” vola contro il Torino

Corner da destra di Zielinski, stacca perfettamente Victor Osimhen che la indirizza sul palo lontano alle spalle di Vanja Milinkovic-Savic. E ancora: tacco magnifico di Kvaratskhelia, Olivera morbido sul secondo palo dove stacca ancora una volta Osimhen dietro il portiere del Torino. Questa la descrizione dei due goal dell’attaccante nigeriano ieri contro i granata, nella clamorosa partita vinta dal Napoli per 0-4 in trasferta. E se Osimhen avesse anche battuto (e segnato) i rigori, sarebbero due triplette di fila, contando i tiri dal dischetto battuti da Kvaratskhelia ieri e contro l’Eintracht.

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Le statistiche sui goal di testa

I goal in campionato ammontano a 21, record personale per Victor Osimhen. Ma per l’attaccante originario di Lagos, la statistica più interessante è sui goal su colpi di testa. Con i 2 goal di ieri il dato ammonta a 7, ben un terzo del totale delle reti segnate. 21 goal segnati su 39 conclusioni in porta è un dato che la dice lunga sulle capacità finalizzative della punta, che in questo dato è migliorato tantissimo da quando è arrivato sulle sponde del Vesuvio. Lo scorso anno 27 presenze e 14 goal, questo invece 21 marcature in 23 apparizioni. Ormai l’attaccante è sui taccuini di tutt’Europa, e dopo questa clamorosa stagione il Napoli dovrà affrontare offerte sicuramente superiori ai 100 milioni.

Il salto, la poetica di Osimhen

Osimhen, definito da Spalletti un “drago a due teste“, trova nel colpo di testa la massima espressione delle sue capacità calcistiche. Emblematico il 0-2 segnato allo Spezia: pallone spazzato in aria da Ampadu, ben 3 giocatori si fiondano su questo: Nikolau, Dragowski e Osimhen. Solo uno dei tre può utilizzare le mani per saltare ed allungare quindi il proprio volume corporeo, il portiere. Ma Osimhen questo non lo sa e salta comunque più in alto, raggiungendo i 2,56 metri di altezza con il suo salto pressochè da fermo. E questo è solo un esempio, uno dei tanti goal nel quale Osimhen sembrava più un atleta del salto in alto che un calciatore, mantenendo comunque un’ottima esecuzione nel tiro in porta.

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