Il padre napoletano scomparso in Messico e le cui ricerche non hanno ancora prodotto i risultati. Lei, in pericolo e minacciata forse dagli stessi individui già incontrati sulla sua strada dal genitore, messa in salvo in una località protetta prima dell’arrivo in Italia con un’operazione diplomatica da quasi da film andata in scena nel periodo natalizio.
Protagonista della storia è D.M. 17enne messicana d’origine e ora al sicuro in Italia dopo le minacce. Il papà, Leonardo Franco, 44 anni di origini napoletane sembra scomparso nel nulla nel Paese centroamericano. A raccontare la vicenda, già descritta sulle colonne del giornale “Il Mattino”, è l’avvocato Luigi Ferrandino, team leader della Manisco World, associazione che si occupa delle persone scomparse.
Il racconto dell’avvocato
L’avvocato Luigi Ferrandino, già impegnato nelle indagini relative ad altri 3 napoletani scomparsi in Messico, Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, racconta a InterNapoli i dettagli della vicenda (lo fa anche in una video intervista).
«Nell’indagare sui motivi della scomparsa di Leonardo Franco e capire dove possa essere tenuto, abbiamo scoperto che la figlia minorenne era in serio pericolo di vita, minacciata da qualcuno che immaginiamo possa essere qualcuno della criminalità locale» afferma il legale aggiungendo: «Per questo motivo ho chiesto al pubblico ministero della Procura di Guanajuato, territorialmente competente con il quale ho un contatto quasi quotidiano, di nascondere la ragazza in una località protetta, ascoltarla per chiedere informazioni utili alle indagini oltre a farle rilasciare il Dna per capire se qualche corpo individuato potesse appartenere a Leonardo Franco. Su 300 corpi ritrovati – precisa l’avvocato Ferrandino – nessuno era riconducibile a Leonardo Franco e quindi dobbiamo ritenere sia ancora vivo».
L’arrivo in Italia della ragazza
In pericolo perchè minacciata, parte l’azione della protezione della 17enne figlia di Leonardo Franco. «L’operazione che abbiamo fatto è stata di richiedere l’arrivo in Italia della ragazza, cosa complessa – sottolinea l’avvocato Ferrandino – La ragazza, con 4 macchine e scorta armata, è stata trasferita nell’Ambasciata di Città del Messico dove le è stato rilasciato il passaporto e le è stata data la cittadinanza italiana. In genere è un’operazione che richiede oltre 12 mesi ma siamo riusciti a ottenerlo con un lavoro diplomatico in 30 minuti».
L’arrivo in Italia
Con un volo partito da Città del Messico il giovedì notte, D.M. scortata anche in quel caso per non correre pericoli è approdata all’aeroporto di Roma Fiumicino alla Mezzanotte di venerdì finalmente al sicuro.
La speranza è ora quella di sapere notizie di suo papà Leonardo. «Con la Manisco World stiamo continuando le indagini, su cui ovviamente va mantenuto riserbo» chiosa l’avvocato Luigi Ferrandino.
