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venerdì, Aprile 26, 2024
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«Prendeva i tossici e li portava nella piazza», così il clan Rinaldi controllava lo spaccio

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Il clan Rinaldi aveva un controllo capillare del territorio. Così stringente che aveva degli uomini che si occupavano direttamente del business della droga non solo vendendo al dettaglio ma anche assicurandosi che i tossici tornassero nelle loro piazze. Addirittura c’era un uomo, Giovanni Pagano, che li andava personalmente a prelevare per riportarli al Rione Villa. C’è anche questo nella maxi ordinanza che qualche settimana fa ha smantellato i gruppi dirigenti dei clan dell’area orientale (leggi qui l’articolo). Nel provvedimento ci si sofferma in particolare sulla figura di Pagano, genero di Ciro Grassia, uno dei ‘colonnelli’ del gruppo.

Le dichiarazioni su Pagano di Sorrentino

Il ruolo di Pagano e le sue mansioni nel clan sono oggetto di diversi verbali dei collaboratori di giustizia tra cui quelli di Giorgio Sorrentino. Quest’ultimo ha inquadrato uno per uno i ras fedeli al boss Ciro Rinaldi ‘Mauè’. «L’ho visto spacciare dietro alla 46, andava a prendere i tossicodipendenti insieme al cognato di Ciro Rinaldi, Gino, al corso San Giovanni e li portava dietro alla 46. Spacciava eroina, per conto di Ciro Rinaldi».

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Il business della droga dei Rinaldi raccontato dal pentito Gallo

Il ruolo di Pagano viene analizzato anche da un altro collaboratore di giustizia, Luigi Gallo:«Pagano Giovanni faceva parte del gruppo di fuoco ma si occupava anche della droga. Giovanni Pagano acquistava grossi quantitativi dl cocaina, da mezzo kg a 1 Kg e li rivendeva, generalmente non vendeva le dosi ma direttamente le quantità che il cliente gli chiedeva. Ha lavorato anche con Matarazzo che era inserito nel campo della droga. Ha lavorato anche con un altro ragazzo di sopra alle mura di cui non ricordo il nome che era molto inserito nel campo della droga sopra le mura ed è stato anche arrestato in Spagna per traffico di sostanze stupefacenti circa un anno due anni fa. Se non erro ii soprannome del ragazzo è Somalia. Qualche volta ho accompagnato Giovanni pagano da questo ragazzo a casa sua ad un primo piano di un palazzo Sopra alle Mura ma non sono salito. Pagano Giovanni aveva chiesto a Ciro Rinaldi dl poter gestire autonomamente la droga in cambio di quello che faceva per il clan».

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