Sono condizioni assai critiche quelle in cui versa la Sala Consiliare del Comune di Villaricca. Come reso noto da alcune segnalazioni, si notano feci di animali sul pavimento, sui davanzali delle finestre e sulle sedie.
Queste ultime che risultano anche impolverate, alcune di esse addirittura spostate dalle loro posizioni originarie, e tutto l’ambiente versa in uno stato di grande degrado, come se fosse abbandonato.
Il consiglio comunale segnala e spera che la situazione possa essere ripristinata entro il 30 dicembre, giornata del consiglio che si terrà, come di consueto, proprio in quella sala che oggi appare abbandonata a sé stessa, preda dei forti odori di feci e urina di gatti e altri animali.
“Un paese nelle mani di un sindaco che ha perso la maggior parte degli elettori e la fiducia dei cittadini”, la protesta dei consiglieri di minoranza del Comune di Villaricca
Una situazione non facile quella che sta attraversando il Comune di Villaricca nelle ultime settimane. Ora, ad aggiungere carne sul fuoco, ci pensano i consiglieri di minoranza, che in un apposito comunicato accusano il Presidente del Consiglio Comunale di cattiva gestione, nonché lo stesso sindaco Francesco Gaudieri di aver ormai perso la stragrande maggioranza degli elettori, quindi anche la fiducia dei cittadini.
Di questo, il comunicato diffuso: “Per la seconda volta consecutiva nel mese di Dicembre viene convocato un consiglio comunale “urgente” , senza il preventivo confronto nella Conferenza dei capigruppo come prevede il regolamento del Consiglio comunale (ART. 8 – Conferenza dei Capigruppo 1. È istituita la conferenza dei Capigruppo, formata dai rispettivi capigruppo o loro delegati, per la programmazione ed il coordinamento dei lavori consiliari e per la valutazione di fatti ed avvenimenti che comportino l’opportunità di un esame immediato e preventivo.)”.
“Vengono inoltre inseriti nell’ordine del giorno ben 12 punti che di urgente non hanno niente, tranne due variazioni di bilancio che vanno approvate entro il 31 Dicembre, per un ritardo imputabile alla approssimazione amministrativa della Giunta .
E’ l’ennesimo atto di arroganza di un Presidente del Consiglio che non rispetta norme e prassi consolidate e che sta trasformando in un ring l’assemblea cittadina, per la sua incapacità di gestirne la complessità per la sua malafede.
E che ha cercato di mettere il bavaglio anche alla stampa , oltre che ai singoli consiglieri comunali”.
Si tratta di un disperato tentativo di salvare le poltrone di una coalizione guidata da un sindaco che non ha più nemmeno il consenso degli elettori che lo hanno votato ad ottobre 2023 e che in un consiglio spaccato esattamente a metà (12 vs12) , si regge sul voto di un consigliere che ha fatto “il salto della quaglia”, sul voto del Presidente del Consiglio che dovrebbe essere super partes, e sul suo voto personale”.