Celebrata questa mattina nella sala magistrati del carcere di secondigliano l’udienza di convalida del fermo emesso dal pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia Dottoressa Antonella Serio, innanzi al GIudice delle Indagini Preliminari di Napoli Nord Dott. Raffaele Coppola, a carico di Fuso Domenico, 35enne giuglianese e Strino Vincenzo, 51enne giuglianese, entrambi difesi dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord.
I 2 soggetti sono indagati per il reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, messa in atto tra la fine dello scorso agosto e gli inizi di settembre a carico di un imprenditore di Giugliano, titolare di una attività commerciale, nello specifico un rimessaggio per caravan e barche, interessata da lavori di ristrutturazione. Le indagini coordinate dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, eseguite dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Giugliano, che hanno notificato il Decreto di Fermo nella giornata di giovedì.
I due giuglianesi hanno risposto alle domande del GIP, il quale ha deciso di non convalidare il fermo, in mancanza dei presupposti di legge, e ha dichiarato la propria incompetenza, ordinando la trasmissione degli atti al GIP del Tribunale di Napoli, però ha comunque applicato agli stessi la custodia cautelare in carcere in attesa dei 20 giorni che il codice di procedura penale consente al GIP competente di confermare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Racket clan Mallardo al rimessaggio, fermi non convalidati ma Strino e Fuso restano in carcere
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