La Procura di Napoli ha deciso di effettuare accertamenti sulla colletta organizzata nei giorni scorsi in favore di Gianni Lanciato, il rider rapinato da sei giovani su Calata Capodichino. I dubbi sollevati sugli organizzatori dell’iniziative e così il procuratore Giovanni Melillo ha deciso di fare chiarezza. Nei prossimi giorni dovrebbe essere acquisito il filmato girato a Casalnuovo, nella sede di una ditta che si occupa di noleggio di auto e moto. Stabile dove ha sede l’agenzia di viaggi di Vincenzo Perrella, la persona che ha lanciato l’iniziativa sulla piattaforma Gofundme, iniziativa a cui ha aderito Giorgio Mascitelli, figlio del boss Bruno, di recente tornato in carcere, nonché impresario del cantante neomelodico Tony Colombo. A sollevare i dubbi e i conseguenti accertamenti sono state le immagini in cui la vittima della rapina rinuncia alla somma di denaro raccolta mentre è accanto agli imprenditori promotori dell’iniziativa. Lanciato ha deciso di destinare alla Fondazione Ferrara Cannavaro la metà della cifra raccolta (circa 11mila euro). Somma che sarà destinata ad iniziative a favore di bambini e ragazzi in difficoltà.
Il rider ha devoluto metà della cifra
Mascitelli senior, conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di ‘o canott, è tornato al centro delle cronache nelle scorse settimane in quanto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare per traffico di droga nella zona vesuviana, in particolare nei Comuni di Pomigliano d’Arco e Castello di Cisterna (leggi qui l’articolo). Mascitelli fu arrestato nel maggio del 2017 a Giugliano: il figlio Giorgio è l’impresario di moltissimi cantanti neomelodici e soprattutto di Tony Colombo.
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