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mercoledì, Aprile 24, 2024
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“Sequestrato in un centro massaggi, volevano per forza farmi il ‘finale felice'”, il racconto di Giuseppe

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Un uomo di 68 anni è stato sequestrato in un centro massaggi gestito da Cinesi, aveva chiesto un massaggio alle gambe e ginocchia, la massaggiatrice ha tentato anche un rapporto sessuale, l’uomo si è rifiutato ed scattato il sequestro di persona. È rimasto chiuso per 20 minuti circa nella camera, dopo essere stato liberato ha denunciato i fatti, accaduti a Pesaro. Ecco il racconto di Giuseppe, intervistato da Il Resto del Carlino“Il mio medico mi ha consigliato di fare molti massaggi alle ginocchia perché ho delle protesi. Non potendo andare a Rimini nel centro massaggi solito, ho scelto di rivolgermi ad un centro di Pesaro. Mi ha aperto una signora cinese, che parlava perfettamente italiano, più o meno sui 50 anni, accompagnandomi in una stanza dove c’era il lettino. Per prima cosa ha abbassato la serranda, e questo mi ha insospettito. Poi guardando il lettino, vedo una rosa rossa appoggiata. Altro campanello di allarme ma ho pensato che forse vuol essere un gesto di benvenuto. Mi ha chiesto di pagare il costo dei massaggi, 50 euro, che ho pagato senza ricevere nessuna ricevuta. E anche questo mi ha insospettito. A Rimini, la ricevuta del pagamento è sempre la prima cosa che forniscono. Mi sdraio rimanendo con i miei slip e a quel punto la gentilissima signora, dai modi squisiti, mi dice se desideravo avere anche una prestazione sessuale. Ho risposto di no, grazie. Allora ha continuato a massaggiarmi gambe e ginocchia oltre che la schiena e dopo circa 10 minuti o poco più, sento squillare il campanello della porta. La signora mi chiede scusa e mi dice di attendere che sarebbe tornata subito. Io aspetto 5, 10 e poi 15 minuti ma poi mi alzo, mi rivesto e vado alla porta della stanzina per andarmene. Ma la trovo chiusa a chiave dall’esterno. Busso, nessuno risponde. Do le manate alla porta ma inutilmente. Allora inizio ad urlare di voler uscire e solo quel punto sento che la porta viene aperta. Mi ritrovo davanti una ragazza cinese, sui 30 anni, non più quella di prima, che ha addosso solo una vestaglia aperta e nient’altro. Cioè è nuda. Mi chiede di aspettare, di non arrabbiarmi, di tornare al massaggio che ci avrebbe pensato lei”.

“Mi metto a correre verso l’uscita lungo un corridoio ma andando alla porta la trovo chiusa. Per fortuna, c’era la chiave, la apro e fuggo via. E subito dopo ho chiamato il Carlino per raccontare quanto mi era accaduto. Non sono né bigotto né arrivo da Marte, ma non me l’aspettavo di ritrovarmi sequestrato in un centro massaggi che di fatto è una casa d’appuntamenti. Per me sono liberi di fare quello che vogliono, la prostituzione non è vietata, ma un cliente che vuole un massaggio non può ritrovarsi in un bordello. Deve sapere ciò che incontra prima di entrare e non dopo”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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