“Un detenuto di ventinove anni, albanese, con posizione giuridica di definitivo, per reati comuni, con fine pena 2023, si è tolto la vita impiccandosi nel carcere di Salerno”. A dare la notizia Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Era da poco passata la mezzanotte quando il personale di Polizia Penitenziaria in servizio ha, durante un giro di controllo, rinvenuto il corpo del detenuto impiccato alle inferriate della finestra della cella. Ogni tentativo di rianimazione posto in essere dal personale Sanitario di turno nella struttura, è stato vano. Non si è potuto fare altro che riscontrare la sopravvenuta morte – dice Fattorello- Il suicida era da solo nella cella e ciò ha facilitato l’insano gesto. L’evento critico ha lasciato tutti sgomenti sia il personale di Polizia che i detenuti, rendendo tragico l’arrivo del nuovo anno. Naturalmente, l’Autorità Giudiziaria competente immediatamente avvisata”.
Il primo decesso nelle carceri italiane del 2022
E’ questo, “purtroppo, il primo detenuto morto per suicidio che si registra in un carcere italiano dall’inizio dell’anno. L’ennesimo suicidio di un detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, al di là del calo delle presenze. E si consideri che negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato più di 23mila tentati suicidi. E, inoltre, impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”, evidenzia Donato Capece, segretario generale del SAPPE.