Si sono spalancate ieri i portoni del carcere di Poggioreale per Umberto Sermone, indicato come uno dei personaggi chiave del narcotraffico di Napoli est. Ad avere la meglio le argomentazioni dei suoi difensori, gli avvocati Giuseppe Milazzo e Immacolata Romano. Sermone era sottoposto a doppia cautela, infatti oltre ad essere indagato per aver fatto parte di un’associazione che smerciava cocaina tra Ponticelli e i paesi vesuviani, anche per un episodio di estorsione legato sempre allo smercio degli stupefacenti.
Nei giorni scorsi il gip Luca Della Ragione e la Seconda Sezione della Corte d’appello di Napoli hanno pienamente accolto le istanze dei difensori, nonostante Sermone non abbia mai ammesso gli addebiti: i suoi legali, in particolare, hanno evidenziato che la protrazione del carcere non può e non deve diventare un’indebita anticipazione della pena. Argomentazioni che hanno fatto breccia con l’immediata liberazione dell’uomo.