Il periodo post pasquale è da sempre caratterizzato dalla svendita dei vari dolciumi e leccornie a forma di uovo, tipiche della tradizione pasquale – vendute a prezzi stracciati al fine di liberare i magazzini e di evitare giacenze. Tuttavia proprio le uova di cioccolato stanno diventando oggetto di numerose segnalazioni. A tal proposito, l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate invita ad essere cauti. In un post pubblicato su Facebook dalla stessa associazione, infatti, si legge come negli ultimi giorni stanno arrivando diverse segnalazioni che denunciano disturbi intestinali. E il consumo di cioccolato delle uova di Pasqua ne sarebbe il principale responsabile.
Attenzione alle date di scadenza
L’invito lanciato dall’associazione consiste soprattutto nel prestare attenzione alle date di scadenza riportate sui prodotti. La gran parte di questi casi, infatti, riguarda prodotti immediatamente prossimi alla scadenza. Oppure anche prodotti conservati male, il più delle volte destinati alla consumazione per l’anno successivo. Il caldo estivo infatti – accanto alla scarsa attenzione alla catena di conservazione – rischia di compromettere la qualità del prodotto.
L’appello di Nessuno Tocchi Ippocrate, inoltre, invita a non acquistare prodotti che non riportano la data di scadenza. Un consiglio fondamentale, che è bene osservare soprattutto se i destinatari di questi prodotti sono bambini.
Ma non è tutto. “Altri utenti ci segnalano che una nota marca di uova per bambini abbia un sapore diverso dagli altri anni“, si legge ancora sul post reso noto dall’associazione. Una percezione che, nonostante sarebbe giustificata da una variazione nella ricetta o all’interno dei processi produttivi, è condivisa anche dai membri della stessa associazione.
Una “Gran – brutta – Sorpresa“: la segnalazione di una mamma al deputato Francesco Emilio Borrelli
Tuttavia, a segnalare deterioramenti dei dolciumi a forma di uova non è soltanto Nessuno Tocchi Ippocrate. Ad avere voce in capitolo è stato anche il deputato Avs Francesco Emilio Borrelli. E’ infatti diventata virale sui social nei giorni scorsi la denuncia giunta al deputato della “Gran – brutta – Sorpresa“, con cui una bambina ha dovuto fare i conti. La piccola, una volta aperto l’uovo, si è infatti accorta di evidenti segni di deterioramento e di grandi macchie di muffa di cui il cioccolato era interamente contaminato. “L’uovo è stato acquistato a Crispano il 17 aprile dal mio ex marito per nostra figlia Iris che è autistica e non oso, quindi, immaginare se avesse aperto e consumato l’uovo e mangiato senza la mia presenza“, ha raccontato la madre a Borrelli.
Tuttavia, non è certo il primo caso denunciato dai cittadini al deputato. Precedentemente, infatti, Borrelli aveva registrato un’altra segnalazione che riguardava la stessa marca di cioccolato. Ma stavolta, a differenza del primo caso, era ancora presente l’etichetta riportante il TMC – il termine minimo di conservazione, ossia la data di scadenza. Oltretutto la soglia non era stata nemmeno oltrepassata.
Le parole di Borrelli: “Attenzione alle modalità di conservazione e alle truffe“
“C’è evidentemente un problema con questa marca e non solo legato alle date di scadenza oltrepassate, già di per sé fatto grave. Se il cioccolato si presenta in queste condizioni è segno di una cattiva conservazione anche perché questo tipo di alimento non è contraddistinto da una vera data di scadenza ma ha un termine minimo entro il quale il prodotto conserva intatte le sue proprietà ma può essere consumato anche oltre“, ha denunciato Borrelli all’interno del post.
“Le cause del deterioramento vanno quindi verificate e ricercate nel modo in cui tale uova sono state conservate e trasportate, dall’azienda produttrice ai siti di deposito, dagli ingrossi ai negozi al dettaglio. A tutto ciò va considerato che molti esercenti volendo fare i furbetti rimuovono le etichette con le date di scadenza. Va verificato tutto e presi gli opportuni provvedimenti. Non si scherza con i prodotti alimentari, ancora di più se destinati ai bambini”, prosegue Borrelli, rimarcando dunque delle raccomandazione semplici ma fondamentale. Non bisogna mai dimenticare infatti di leggere le etichette riportate su ogni prodotto alimentare, controllare le date di scadenza e non lasciarsi mai ingannare dai prezzi troppo bassi.