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venerdì, Ottobre 4, 2024
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Vasco Rossi e il “sud cesso dell’Italia”, la fake news sull’odio per Napoli ed il Meridione

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Mancano circa 24 ore al concerto di Vasco Rossi allo stadio Maradona di Napoli, ma c’è chi crede ancora ad una bufala. Sono infatti passati quasi trent’anni da quando si diffuse una frase secondo cui Vasco odierebbe i meridionali. In particolare la frase incriminata era “ma io al cesso qualche volta ci devo pure andare“, riferendosi al Sud ed in particolare ad un presunto concerto nel meridione.

Le origini della bufala

La ricostruzione di questa bufala non è così facile, infatti si deve risalire tra il 1991 ed il 1993. In quel periodo, Vasco Rossi raggiunse una popolarità importante grazie ad un grande concerto tenuto al San Siro. Nel 1993, Vasco Rossi tenne un concerto a Catanzaro. La città calabrese, pare, sia stata proprio la terra natìa di questa falsa notizia. Si diceva, che fosse iscritto alla Lega Lombarda, che quindi fosse leghista, e di conseguenza odiava i terùn. Sempre a Catanzaro, stavolta nel 2004, Vasco rivelò come era veramente difficile organizzare dei concerti al Sud. Con molta probabilità ci si stava riferendo alle agenzie di booking, ma per i più golosi era l’ennesima dimostrazione dell’odio verso i meridionali.

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Le smentite di Vasco Rossi

Di fatto, non c’è mai stata nessuna effettiva dimostrazione di un disprezzo verso il meridione d’Italia, tant’è che spesso ci sono tappe al sud dei concerti di Blasco. Non solo: nell’album “Gli Spari Sopra”, nella canzone “Hai ragione tu“, Vasco Rossi suona con Pino Daniele. E questa, non è l’unica collaborazione professionale con artisti napoletani: ha lavorato insieme a Joe Amoruso, celebre tastierista e pianista dello storico gruppo di Pino Daniele, ed ha lavorato con Ernesto Vitolo in “Bollicine“, “Gli Spari Sopra” e “Cosa succede in città“; ancora, è ben nota la simpatia verso Edoardo Bennato, del quale ascoltava spesso i suoi lavori. Non solo: Vasco Rossi ha anche lavorato con due registi napoletani, Giorgio Verdelli e Peppe Romano.

Le evoluzioni della bufala e la causa per diffamazione

Le smentite non bastavano ai golosi di bufale, e, no, non parliamo di mozzarelle, purtroppo. Da quelle dichiarazioni travisate di Catanzaro, nel 2004, si arriva al luglio del 2015, quando a ridosso della data di Napoli del tour di Vasco Rossi, girava su Facebook la più famosa frase riguardo questa storica bufala. Vasco Rossi fece sapere di voler querelare l’autore di questa pubblicazione, il quale, però, si difese attraverso le colonne de Il Mattino dicendo che aveva solo condiviso e commentato la foto, perciò non ne era l’autore della “composizione”.

Passò inosservata una lettera di Vasco Rossi indirizzata a Red Ronnie pubblicata su un periodico all’inizio degli anni ’90. Rossi confutava ogni tipo di menzogna che gli fu attribuita a proposito del sedicente odio verso i meridionali. Si leggeva, che il cantante non aveva mai eretto barricate tra Nord e Sud – “come fa certa politica” – e che uno dei suoi ultimi concerti l’aveva chiuso ad Avellino, donando il ricavato del concerto al Museo Contadino di San Martino Valle Caudina.

Domani, concerto di Vasco Rossi a Napoli

E’ previsto il pienone a Fuorigrotta per l’evento di domani sera. Purtroppo, però, ci sono le solite polemiche legate al bagarinaggio: numerose sono state le segnalazioni per le inserzioni a prezzi esorbitanti dei biglietti del concerto. Intanto, è già online la scaletta a cui Vasco Rossi farà riferimento domani sera.

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