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domenica, Aprile 28, 2024
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PALLADINO IN NAZIONALE PER IL MATCH DI SABATO CONTRO LA SCOZIA

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«Un sogno che si realizza». E’ questa la tipica frase che tutti i calciatori pronunciano quando finalmente raggiungono l’obbiettivo che fin da bambini si erano preposti, la Nazionale. Queste, infatti, sono state le parole pronunciate a caldo dal mugnanese Raffaele Palladino quando ha ricevuto la notizia della sua convocazione nell’Italia campione del mondo da parte del Ct Roberto Donadoni per la difficilissima ed importante gara contro la Scozia del prossimo 17 novembre, decisiva per la qualificazione ai prossimi Europei. Una gioia immensa che il giovane Palladino potrà condividere non solo con tutta la sua famiglia, che vive e risiede ancora oggi a Mugnano, ma con tutti i cittadini mugnanesi, da sempre fieri di vedere un suo concittadino arrivare tra i gotha del calcio nazionale. Una carriera che ha bruciato le tappe, quella di Raffaele Palladino, che ha dato i suoi primi calci ad un pallone proprio nella squadra giovanile del suo paese, gli “Amici di Mugnano”, dove già sin da piccolo dimostrava il suo grande talento. Grazie proprio alle sue doti da funambolo viene notato dagli osservatori della Juventus, che lo acquistò nell’ anno 2002/2003. Dopo due ottimi campionati disputati nella Primavera con la maglia della “Vecchia Signora” fu ceduto in prestito prima alla Salernitana in serie B – collezionando 39 presenze e 15 reti – e nel Livorno poi nell’anno della sua definitiva esplosione in serie A – nel 2005/2006 nonostante un grave infortunio al ginocchio che lo vide lontano dai campi per tre mesi giocò 22 partite mettendo a segno 2 reti – sfoderando ottime prestazioni, che gli valsero la meritata convocazione nella nazionale Under-21.
Torna nelle fila della squadra bianconera nell’anno della retrocessione in serie B, dove alla fine mette a segno 8 reti in sole 25 presenze, riuscendo a dare un contributo importante per la promozione della Juventus. Quest’anno Palladino è entrato quasi stabilmente nell’undici titolare bianconero e grazie alla sua un’ottima tecnica, agilità e velocità è riuscito a mettersi in evidenza soprattutto per la sua specialità, gli assist per i compagni di squadra. Oramai da molti addetti ai lavori è considerato una delle grandi speranze del calcio italiano. Si sprecano, infatti, gli accostamenti a campioni ben più affermati come Ibrahimovic e Ronaldinho. I tifosi, infatti, proprio per la somiglianza a questi due campioni, lo hanno ribattezzato “Palladibra” o “Palladinho”. Ma non c’è solo il Palladino calciatore ma anche il Palladino uomo. E’ descritto da molti come un ragazzo semplice, alla mano, per niente condizionato dal successo e dai soldi. Anzi. Non disdegna, appena è libero dagli impegni calcistici, di prendere il primo aereo per ritornare nel suo paese natio per stare vicino agli amici di un tempo o per partecipare ad iniziative di beneficenza. E chissà che in futuro Raffaele non possa riavvicinarsi a casa, avverando così un altro suo sogno, quello di indossare un’altra maglia azzurra, quella della squadra della sua città e del suo cuore, il Napoli.

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