Il volto semi lacerato e trenta giorni di prognosi. Questo il triste destino toccato in sorte a Jalo Sefadovic. Il giovane, nato nel 1982, è di origini bosniache. Dai primi rilievi risulta che sia domiciliato presso il campo Rom di Giugliano. Il giovane ventiseienne è stato sparato al volto ed immediatamente trasportato all’ospedale “S.Giuseppe Moscati” di Aversa. Dopo i primi accertamenti, il giovane Sefadovic, è stato “trasportato” all’ospedale napoletano Cardarelli. I medici del nosocomio di Napoli centro, dopo averlo visitato, gli hanno diagnosticato trenta giorni di prognosi.
Ma non l’hanno presa bene i suoi amici che, recatisi nel corso della notte presso l’ospedale “Moscati” di Aversa hanno cercato di entrare, convinti che Jalo si trovasse ancora lì.
Non si sono fermati dinanzi a nulla e hanno reagito ai dinieghi del personale sfondando la porta di ingresso, peraltro scorrevole, del pronto soccorso della città normanna. Quindi, allo sfondamento della porta d’ingresso, è seguita una dura lite con la guardia giurata che era sul posto per il turno notturno.
Null’altro si sa circa il possibile movente che abbia potuto portare l’ignoto colpevole a colpire al volto il 26enne Jalo Sefadovic ma, ad oggi, proseguono le indagini, nel tentativo di far luce su una faccenda che di certo preoccupa residenti indigeni ed immigrati.
Tornano così di nuovo al centro della scena i rom con la loro storia di un popolo particolare, perseguitato e “sui generis”. La scorsa settimana i riflettori giuglianesi tornarono ad essere puntati su di loro ma per un caso diametralmente opposto. In questione era il furto dei fili di collegamento per le linee telefoniche della zona Asi.
Non si sono avuti dubbi, allora, sulla loro colpevolezza e sull’usanza ormai acclarata di rivendere il rame per guadagnarci qualcosa. Ma oggi loro, il popolo dei rom, sono dall’altra parte, dalla parte dei colpiti. Si attende chiarezza e la possibilità per il giovane Jalo di tornare tra i suoi.
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.