MARANO – Dà appuntamento alla sua vittima davanti al cimitero di Marano per un «cavallo di ritorno», trova la polizia e finisce in manette. L’ignaro estorsore non immaginava che al numero di cellulare al quale chiamava per condurre le trattative rispondesse direttamente uno degli agenti di polizia del commissariato di Giugliano, diretto dal vicequestore Alberto Francini. Così dopo qualche giorno di contatti il malvivente ha fissato l’appuntamento per sabato sera, alle 19, e concludere il classico scambio: una somma in cambio dell’automobile rubata.
L’estorsore avrebbe dovuto restituire una Citroen Picasso, rubata il 12 giugno scorso, in cambio di 2500 euro. Ma qualcosa non ha funzionato e il meccanismo si è inceppato. Il proprietario dell’auto rubata, primario all’ospedale Cardarelli e ricercatore al ministero della Sanità, aveva infatti messo al corrente della richiesta estorsiva la polizia. Effettuato lo scambio, sono scattate le manette. Una vera sorpresa per Raffaele Pollio, 27 anni, che ha tentato inutilmente la fuga dopo essersi reso contro della trappola. Quest’ultimo non poteva sospettare che nella piazzetta a ridosso della villa comunale del «Ciaurro» avrebbe trovato un poliziotto in borghese e alcuni suoi colleghi, opportunamente nascosti nei paraggi. Al momento dell’incontro poche battute, poi lo scambio. Una volta incassata la cifra pattuita per il riscatto non c’è stato scampo per il 27enne.
La vicenda si è conclusa positivamente dopo dieci giorni. Subito dopo la denuncia del furto è scattato il piano per recuperare il monovolume. Al secondo contatto il medico ha fornito all’estorsore il numero di un cellulare, al quale rispondeva un poliziotto. Pattuita la cifra di 2500 euro è arrivato il momento dell’incontro. Così sabato sera davanti al cimitero di Marano, di fronte alla villa comunale, il giovane è stato arrestato in flagranza di reato e condotto al carcere di Poggioreale.
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 23 GIUGNO 2003
