Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Ciro Pianese e Gennaro D’Agostino. Ad entrambi viene contestato l’omicidio di Stefano Falco ucciso a colpi di arma da fuoco il 23 marzo scorso a Qualiano in località Pozzo Nuovo. Il giudice ha accolto le richieste dei pubblici ministeri Nunzio Fragliasso e Alfonso D’Avino. Sull’ordinanza di custodia cautelare (emessa il 20 novembre) nei confronti dei due già in carcere, (Pianese come presunto mandante dell’omicidio di Roberto Landi e D’Agostino come reggente della cosca capeggiata da Paride De rosa) si legge che i due hanno agito in qualità di reggenti del clan di Paride De Rosa. Entrambi avrebbero, seconda l’accusa del collaboratore di giustizia, Giovanni Chianese, ordinato l’esecuzione del 19enne. Chianese afferma che fu chiesto a lui sotto minaccia di eseguire l’omicidio. Sarebbe stata una persona con il volto coperto e con in mano un fucile ad ordinargli l’esecuzione di Falco. Secondo le dichiarazioni del pentito la minaccia gli fu fatta da Salvatore Arbitrio che gli avrebbe ordinato: «O ammazzi Falco o ti uccidiamo». Secondo le indagini Pianese e D’Agostino sono accusati di omicidio premeditato aggravato dall’art. 7 detenzione e porto abusivo di armi sempre con l’aggravante dell’art. 7. Ma Ciro Pianese, indagato per l’omicidio dell’ex assessore di Villaricca Roberto Landi e ritenuto vittima di estorsioni da parte del clan Pianese (nella metà di ottobre si è concluso il primo atto del processo, che vede coinvolte sette persone, affiliate al clan accusate e condannate di aver imposto il pizzo a Ciro Pianese difeso dagli avvocati Celestino Gentile e Antonio Peluso) continua a professare la sua innocenza e oggi, si presenterà innanzi al giudice per le indagini preliminari, Primavera, per essere interrogato. (fonte CdN – 25/11/2009)
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