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«Voglio restare accanto accanto al mio Vincenzo»

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di MICHELE INSERRA



LETTERE – «Non andrò più a lavoro per crescere questi tre bambini». Da Parigi Francesca, la sposa fuggitiva di Lettere, ha comunicato ieri alla direzione del personale dell’ipermercato Auchan di Pompei, dove lavorava da qualche anno, il suo licenziamento. «Voglio dedicarmi completamente alla famiglia e a queste creature che hanno tanto sofferto per la perdita della mamma»: questa la motivazione fornita da Francesca all’azienda. Ma d’altro canto la 34enne di Lettere che avrebbe dovuto sposarsi venerdì aveva ottenuto un congedo matrimoniale, poi, saltate le nozze, si è trovata a essere «assente ingiustificata». E avrebbe rischiato un provvedimento disciplinare, un licenziamento da parte dell’azienda. Ma con correttezza ha preferito comunicare in prima persona le sue dimissioni. Nell’ipermercato Auchan diversi erano i colleghi invitati al matrimonio. Ma nessuno ha voluto commentare l’accaduto. Così come nella sua cittadina e in particolare nella frazione originaria, Depugliano. Tanti preferiscono il silenzio, chiedendo il rispetto «per una coppia che sta vivendo un momento non semplice da gestire». Al telefono di casa una delle sorelle della sposa risponde sistematicamente con un «avete sbagliato numero». Anche Vincenzo contattato telefonicamente preferisce adesso non rilasciare più dichiarazioni. «Dopo tanto clamore – ha spiegato – gradirei ora un po’ di tranquillità». A parigi ha portato i figli a diversirsi nel parco giochi più grande d’Europa, Disneyland. Un modo per distrarli e tenerli lontani almeno per il momento dal grande polverone sollevato dopo quel secco «no» sull’altare e la conseguente rissa scatenatasi in chiesa. Silenzio anche tra i colleghi di Vincenzo, che lavora come agente immobiliare per «Tecnocasa» nella sede di Scafati.
Venerdì Vincenzo dopo essere riuscito a scappare non senza difficoltà, una volta sul sagrato della chiesa aveva detto a voce alta rivolgendosi agli invitati. «Non disertate il banchetto, tanto è stato già pagato». Ma nessuno ha raccolto il suo invito. Difatti al ristorante «La Brace di Castellammare non si è presentato nessun invitato. E parecchi, invece, di far ritorno a casa hanno deciso di trascorrere la serata nelle pizzerie di Lettere e Gragnano, commentando naturalmente la singolare vicenda. Tra qualche giorno, comunque, la coppia farà ritorno a casa, in un’abitazione recentemente ristrutturata a Scafati, in una stradina confinante con la città di Pompei. Nel frattempo è stata dimessa ieri dall’ospedale San Leonardo di Castellammare la sorella di Francesca, che per il dolore aveva tentato di avvelenarsi.
E il lotto continua a fare affari. Migliaia di euro già sborsati dagli accaniti giocatori che si riuniscono nei bar, dal barbiere e nelle pizzerie per studiare le combinazioni giuste: tutti sperano nella grande vincita nell’estrazione di mercoledì sera. Su un terno secco si arriva addirittura a giocare dieci euro. Quattro, comunque, i numeri più gettonati: 38 la rissa, 63 la sposa, 84 la chiesa, e 71 l’uomo senza onore.




IL MATTINOP – 9 settembre 2003

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