Operai sul tetto all’ex Cdr di Giugliano

Sono saliti sul tetto ed hanno minacciato di buttarsi giù se non fossero state ascoltate le loro richieste. È’ durata più di otto ore la protesta i 78 lavoratori che operano nell’impianto di trattamento dei rifiuti Stir di Ponte Riccio, ex Cdr. Il personale è salito ieri mattina sui tetti degli edifici delle strutture e ha minacciato di lanciarsi nel vuoto. La protesta riguarda una procedura di assorbimento e interessa l’azienda, procedura contestata dai lavoratori. I 78 lavoratori occupati a Giugliano, così come prevede la legge, sono passati dal commissariato per l’emergenza rifiuti alla competenza ella provincia di Napoli, ed in particolare alla ditta Asìa, che gestisce l’appalto nel capoluogo partenopeo. Le modalità di tale passaggio sono state contestate dai lavoratori, che si sono ritrovati con
una busta paga più leggera rispetto alla precedente. La causa – secondo le maestranze – sarebbe il declassamento nel livello lavorativo deciso dall’azienda, che ha portato la decurtazione di
300, 400 euro al mese. Ieri i lavoratori hanno presidiato ed occupato l’impianto. “Non ce ne andremo da qui fino a quando non ci daranno risposte certe sulla nostra posizione lavorativa” – hanno affermato le maestranze. Alcune si sono incatenate davanti al cancello, altri sono saliti sul tetto. Una donna si è sentita male. Si è reso necessario l’intervento del 118, che ha trasportato la donna all’ospedale di Giugliano. Sono stati attimi di paura quando i lavoratori che erano sul tetto hanno minacciato di lanciarsi nel vuoto. Sul posto sono giunte auto della
polizia del commissariato Giugliano-Villaricca, gli agenti della Digos e il personale dei vigili del fuoco, che hanno posizionato per precauzione i teli. Hanno chiesto l’istituzione di un tavolo di
confronto con i vertici della Provincia, della Regione e della struttura commissariale.