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lunedì, Maggio 13, 2024
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Giunta Caldoro-De Mita: la Carfagna delusa, Viespoli ironico

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Forti e dure le reazioni nel Sannio e in Campania al varo della nuova Giunta Regionale Caldoro-De Mita. Delusa quella del ministro per le Pari Opportunità e neo consigliere regionale, Mara Carfagna (in una nota congiunta, diramata a tarda sera, con la deputata sannita Nunzia DeGirolamo); veemente quella di Pasquale Viespoli, pidiellino, sottosegretario di Stato al Welfare, del Governo Berlusconi; durissima quella della citata De Girolamo come coordinatrice sannita del PDL che minaccia nuovamente un referendum per staccare il Sannio dalla Campania e che ha colto l’occasione per replicare alla stoccata inferta anche a lei, ieri, dall’eurodeputata berlusconiana, la sannita Erminia Mazzoni (molto critica con quelli del PDL, tra cui la De Girolamo, si erano espressi negativamente, nelle ore precedenti al varo della Giunta sull’azione di Caldoro); sprezzante quella del segretario regionale e del capogruppo regionale del PD, Enzo Amendola e Giuseppe Russo, imbarazzata e critica quella del vicecoordinatore vicario del Pdl sannita Roberto Capezzone che, comunque, ha cercato di ribaltare delle accuse sul centrosinistra uscente.

Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità, e Nunzia De Girolamo, deputata sannita: “Dopo dieci anni di fallimentare amministrazione della sinistra e a seguito di una vittoria straordinaria, per la composizione della Giunta ci aspettavamo almeno il coinvolgimento degli eletti e dei coordinatori provinciali del partito, che hanno determinato la vittoria di Caldoro. Una Giunta senza condivisione è una Giunta senza consenso, non rappresentativa delle istanze del Popolo che ci chiedeva e tutt’ora ci chiede un vero cambiamento. Ci aspettavamo, vista la professionalitá e la serietà di Stefano, un rispetto delle pari opportunità in tutte le direzioni: donne, giovani, territori, categorie, Pdl e consenso”.

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Pasquale Viespoli, sottosegretario e componente dell’Ufficio di Presidenza nazionale del PDL : “Più che alternativa sembra una Giunta consociativa. Più che la prima Giunta di centrodestra sembra una nuova Giunta di centrosinistra. Imbarazzante e paradossale. Certamente è la Giunta delle discriminazioni: di genere, di territorio, di partito. La presenza di una sola donna non solo è una vergogna sul piano politico ma soprattutto è una palese violazione dello spirito e della norma statutaria. Ed è incredibile che tutto questo accada nella regione nel cui consiglio è stato eletto il ministro delle Pari opportunità, candidata capolista dal PDL per valorizzare le donne… Non posso credere che il presidente Berlusconi abbia potuto avallare un simile pasticcio o che possa restare insensibile di fronte a un simile pasticcio”.

Nunzia De Girolamo parlamentare del PD e coordinatrice sannita del Partito: ““Mi dispiace soltanto che qualche collega (Erminia Mazzoni, NDR) abbia perso nuovamente una buona occasione per difendere il Sannio ed i sanniti. E’ chiaro a tutti che l’unico conflitto che ho con l’amico Caldoro e con il Pdl Campano è la difesa del mio territorio ed in questo sarò coerente e intransigente. Non cambierò partito, come è negli usi e costumi di qualcuno (Mazzoni è passata dall’UDC al PDL, l’anno scorso, NDR), ma non starò zitta fino a quando Stefano Caldoro e Nicola Cosentino (coordinatore regionale del PDL, NDR) non mi diranno quale protagonismo vogliono riconoscere alla provincia di Benevento, che ad oggi è stata protagonista, con il centrosinistra, solo quando si trattava di regalarci discariche per risolvere i problemi di Napoli e delle aree metropolitane. Ovviamente, a differenza di altri, non sono stata mai affezionata alle poltrone e al potere, ma è necessario che il Sannio torni ad essere protagonista in Campania per un rilancio vero del territorio. L’’agricoltura, la sanità, il turismo, le piccole e medie imprese, l’artigianato, la tutela dell’’ambiente, il lavoro per i giovani: su questi temi chiediamo un confronto serrato ed un’’interlocuzione seria per dare risposte alla collettività e a un’’area troppo spesso mortificata e abbandonata al proprio destino. Pertanto, sono sicura che il presidente Caldoro e il coordinatore regionale Cosentino non deluderanno i sanniti, abbandonando i vecchi schemi politici di delegittimazione e noncuranza delle aree interne. Tuttavia sia chiaro: se ciò non dovesse accadere, ribadisco le posizioni già assunte e da subito lavorerò per un referendum per separarci dalla Campania che coinvolga il popolo, stanco di essere figlio di una madre che continuamente rifiuta di proteggerlo e considerarlo parte integrante di un nucleo. Ovviamente, il primo passo sarà quello di un incontro con il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, per concordare una linea di azione comune”.

Enzo Amendola e Giuseppe Russo segretario e capogruppo regionale del Partito Democratico della Pd Campania: “Non abbiamo mai creduto che il centrodestra fosse in grado di varare una Giunta all’altezza dei problemi che la Campania presenta. Eravamo facili profeti assistendo a due mesi di continui litigi e balletti della vecchia politica in seno alla coalizione. Non a caso il Governo nazionale ha dubbi sulla capacità del centrodestra campano di avere un’autonoma e credibile classe dirigente tant’è che invia un commissario da Roma a gestire il bilancio regionale (il riferimento è alla nomina ad assessore al Bilancio del generale di brigata della Finanza, d’origine salentina, Gaetano Giancane, ndr). Al resto concorre un po’ di ceto politico che ha fatto dell’opportunismo la ragione della propria esistenza, e qualche trasformismo a riprova di un vecchio e insanabile vizio che affligge la società civile meridionale.
Stefano Caldoro negli ultimi tempi aveva promesso autonomia nel decidere l’assetto di governo ma, a fatto avvenuto, si vede chiara la mano dei suoi veri ispiratori: Nicola Cosentino e Ciriaco De Mita. Se il nuovo parte da qui, non abbiamo incertezze a costruire da subito un’opposizione senza indulgenze, perché sono chiare le inadeguatezze e le sottovalutazioni del ceto politico del centrodestra che rischiano di rendere inarrestabile il declino della nostra regione. Infine, ci anima fortemente un dubbio: più che l’ultima giunta a essere stata nominata in Italia, questa sia l’ultima giunta per autorevolezza e credibilità”.

Roberto Capezzone, vicecoordinatore vicario del PDL sannita: “Trovo molto strano e singolare che taluni si affrettino con retorica e linguaggio da ‘tuttologi’ a criticare chi nel PDL ha rivendicato e rivendica per il Sannio funzioni e spazi di responsabilità e di governo. La Giunta Regionale, così come annunciata, è chiaramente squilibrata in favore dell’UDC e dell’UDEUR così come appare squilibrata in danno di alcuni territori, tra cui il Sannio. Non v’è dubbio che il disastro finanziario lasciato al centrodestra da Bassolino richieda sforzi di professionalità e rigore ma, legittimamente anche il Sannio ed il PDL sannita hanno titoli e qualità per concorrere ad un processo di rilancio e di risanamento della Regione. Forse debbo immaginare, come scriveva Esopo, che la volpe non potendo raggiungere l’uva disse che l’uva era acerba. Sono sicuro che dovrà darsi luogo ad un riequilibrio politico e di governo che riconosca alla classe dirigente sannita del PDL ruoli e protagonismo idonei a rilanciare una forte sfida per il territorio che, a iniziare dalle questioni della Sanità per finire al Comune ed alla Provincia, a avvii un definitivo percorso di cambiamento, di rinnovamento e di crescita civile. Diversamente sarà come pensare che la Campania non ha bisogno del Sannio, né vuole valorizzare le vocazioni e le risorse delle zone interne che sono state mortificate dal sindaco di Benevento Pepe e dal presidente della provincia Cimitile, che di fatto governano il territorio come se si trattasse di una mera subarea e non di una provincia con storia e identità che non possono essere mortificate dai detrattori di turno, né dall’incapacità e dall’insipienza, per non dire altro, del centrosinistra”.

ilquaderno.it
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