La squadra mobile di Napoli ha arrestato a Licola, sul litorale flegreo, Cesare Pagano, capoclan degli ‘scissionisti’, che negli anni scorsi diede vita con il clan Di Lauro alla sanguinosa faida di Scampia. Era latitante da un anno. Non era mai stato arrestato in precedenza e le forze dell’ordine non disponevano neppure della sua foto segnaletica.
Cesare Pagano, 42 anni, il boss del clan creato con il cognato Raffaele Amato protagonista della faida di Scampia tra il 2004 e 2005, era un boss irreperibile da sempre. L’uomo, infatti, non era mai stato fotosegnalato e nessuna sua immagine era presente negli schedari delle forze dell’ordine. A Pagano, catturato dalla squadra mobile di Napoli in una villetta di Licola, sono state notificate ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio e traffico internazionale di stupefacenti. Per gli investigatori, Pagano e’ anche a capo del gruppo di fuoco del clan staccatosi dai Di Lauro, attualmente l’organizzazione criminale piu’ potente nel capoluogo campano. Pagano era nascosto in una villa a poca distanza dalla spiaggia, insieme con due guardaspalle, il nipote Carmine, soprannominato “Angioletto”, anch’egli latitante, e il genero. La polizia ha circondato l’abitazione e ha fatto irruzione, sparando colpi di pistola in aria, a scopo intimidatorio. I tre non hanno opposto resistenza.
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