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Cocaina, preso gestore di una palestra

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MARANO. Incensurato, insospettabile: è stato sorpreso dalla polizia due giorni fa a via Capodimonte con quindici grammi di cocaina nella tasca della giacca ed è stato arrestato.
Armando Liccardi, 41 anni, era stato notato fermo sul suo scooter da una pattuglia che, con un normale controllo, ha trovato conferma al sospetto: l’uomo aveva addosso, dice un comunicato della Questura, cocaina pura, sufficiente a «ricavare almeno cinquanta dosi singole», divisa in due buste. Non era possibile invocare il consumo personale e, stando agli inquirenti, l’uomo non l’avrebbe fatto. Era talmente poco preparato alla sorpresa da muoversi, ciliegina sulla torta, su uno scooter senza assicurazione.
Immediata la perquisizione nella casa dell’arrestato, un appartamento di Marano. Non è stata trovata altra droga ma, si riferisce, un bilancino elettronico di precisione, strumento indispensabile per tagliare le dosi.
La squadra Narcotici della Mobile, diretta da Pietro Morelli, ha rivolto, allora, la sua attenzione alla possibile clientela destinataria della cocaina. Liccardi lavora in una palestra nella zona di via Arenella e le sue frequentazioni sono tutte in zona. Presumibilmente, per gli investigatori, le richieste di droga arrivavano dagli ambienti della cosiddetta Napoli bene: il cliente tipo è un frequentatore di feste, discoteche e palestre, età fra i 25 e i 35, notevole disponibilità economica. Nessuna evidenza lega la palestra in questione, nella quale l’arrestato lavorava, allo spaccio di cocaina. E c’è da dire che la scoperta del piccolo ma significativo carico di cocaina è stato quasi casuale. L’arresto di Capodimonte, dunque, apre un nuovo scenario legato ad un personaggio che non aveva mai avuto a che fare con la giustizia e che non si era ancora reso noto ad ambienti investigativi. Gli inquirenti, comunque, si dicono convinti di avere interrotto «un canale di approvvigionamento utilizzato dalla Napoli-bene della zona collinare».
L’elenco degli stimolanti in uso fra giovani sportivi o frequentatori delle piste da ballo è lunghissimo e va da sostanze assimilabili ad integratori alimentari ( e reperibili in farmacia) come creatina, carnitina, amminoacidi, ai veri e propri stupefacenti (anfetamina, mescalina, cannabinoidi, cocaina, eroina) fino agli ormoni (eritropoietina, estrogeni, insulina, Gh). Cocktail micidiali, pericolosi per la salute e l’equilibrio psichico.



Il Mattino 27 novembre 2003

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