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venerdì, Aprile 26, 2024
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D’Alterio passa con Vito Alfredo .

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Il consigliere comunale Vincenzo D’Alterio cambia casacca. Infatti dimessa la maglia del Biancofiore ha ufficialmente indossato quella del partito di Vito Alfredo. A seguirlo probabilmente saranno anche l’assessore Agostino Pedace e l’ex segretario cittadino del partito di Casini Benedetto Pianese. Diplomatico il commento del consigliere comunale De Leonardis «Il consigliere D’Alterio, nostro capogruppo, ci ha rappresentato degnamente per questi otto mesi di amministrazione. L’attuale decisione di lasciare il nostro partito e aderire al PDC è una scelta personale».
Il consiglio comunale con questo passaggio si arricchisce di una nuova formazione politica. Infatti il PDC pur essendosi presentato alle ultime amministrative del 13 Maggio non aveva conseguito alcun seggio in consiglio comunale, mentre questo passaggio gli assicura la rappresentanza consiliare.
I “nuovi” inquilini però già fanno sentire la propria voce reclamando maggiore visibilità amministrativa, che dovrebbe significare quanto meno un posto in Giunta. Questa sarà un’altra gatta da pelare per Schiano. Si tratta ora veramente di ripetere gesta evangeliche di moltiplicazione. Gli assessori sono sette e già ripartiti tra le forze politiche che hanno portato la coalizione di centro destra alla vittoria : 3 assessorati ad AN , 2 al CCD, e 2 a FI. Se qualcosa dovrà cambiare lo si dovrà fare all’interno di queste cifre.
Dal canto suo però il CCD non pare essere disposto ad alcuna cessione; forti anche del fatto che il proprio peso consiliare potrebbe rimanere invariato in seguito alla fusione prevista, a livello nazionale, con il partito di D’Antoni che a Qualiano porta in dote un consigliere comunale. Intanto però la scelta di D’Alterio potrebbe anche essere vanificata dagli sviluppi nazionali che in questi giorni si ipotizzano sul partito di Vito Alfredo. Infatti le ipotesi che sembrano più probabili sono due: una che il PDC si sciolga confluendo in FI e in questo caso D’Alterio ritornerebbe tra i compagni di banco della scorsa legislatura, l’altra che il partito aderisca al progetto di Casini e D’Antoni di formare un nuovo partito moderato di centro che riprenda l’eredità della Democrazia Cristiana e in questo caso ritornerebbe tra i colleghi, appena salutati, del CCD.
Intanto la minoranza non esita a mettere il dito nella piaga e chiede una rapida definizione dell’attuale situazione politica-amministrativa. E dalla maggioranza fanno sapere che nel breve volgere di qualche giorno tutto sarà definito.

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