Sono passati due anni da quando il consiglio comunale ha votato una mozione di indirizzo per dare mandato alla giunta e all’Ufficio Tecnico di esperire tutti gli atti necessari, per trovare una soluzione ai disagi provocati alla popolazione di Via Primavera, la stradina di collegamento tra Corso Italia e Via della Libertà. In quell’occasione furono dettati anche i tempi: 6 mesi per la ricognizione e 12 mesi per la produzione di atti risolutivi, ma a distanza di 24 mesi, nulla ancora è stato fatto, almeno sul piano pratico. L’argomento tornò in assise una anno fa e anche in quell’occasione emersero una serie di soluzioni e proposte che l’Ufficio Tecnico avrebbe dovuto esaminare. Le soluzioni dunque ci sarebbero. A pochi metri di distanza, infatti, c’è una strada parallela che copre quasi l’intero tragitto, di cui un lungo tratto è già praticabile, mancherebbe solo la parte centrale: alcuni terreni che il Comune dovrebbe espropriare per “pubblica utilità”, al fine di realizzare una strada, che permetta ai veicoli di defluire senza creare ingorghi. La questione “Via Primavera” è un nodo aperto ormai da decenni, che le amministrazione comunali che si sono alternate, non sono mai riuscite a risolvere. Alcuni lettori ci segnalano la presenza di un’altra strada parallela, poco distante, la cui viabilità sarebbe già praticabile, ma su quel tratto di strada (nella foto) , sono stati perfino costruiti dei muri al centro della carreggiata, c’è anche una sbarra che ne impedisce la circolazione. Un pasticcio insomma, a cui l’amministrazione comunale, a distanza di anni, non è riuscita a trovare una soluzione. Si attende la prossima assise per capire se e quali passi avanti sono stati fatti.
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