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sabato, Aprile 27, 2024
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FERITI TRE CARABINIERI SCAMBITI PER KILLER
Passavano con l’auto vicino all’abitazione di Paolo Di Lauro

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NAPOLI. I carabinieri in borghese finiti sotto il fuoco di due sconosciuti martedì sera alla periferia nord di Napoli (in tre sono rimasti feriti, di cui uno gravemente ma non in pericolo di vita, ed un quarto illeso) sono stati scambiati per esponenti di un clan camorristico rivale della cosca Di Lauro al centro, a Secondigliano, di una vera e propria guerra interna che ha fatto registrare, negli ultimi giorni tre morti. L’ultimo agguato è quello verificatosi martedì a Mugnano con l’uccisione del parcheggiatore del supermercato Auchan. Secondo i carabinieri della compagnia Stella e quelli del Nucleo operativo del comando provinciale di Napoli non ci sono dubbi sulla matrice dell’agguato che ha coinvolto per errore i militari. Vengono invece scartate le altre ipotesi, relative ad un presunto tentativo di rapina o al fatto che i militari stessero svolgendo in zona un’indagine coperta da segreto. Hanno pagato il fatto di trovarsi nei pressi di piazza Zanardelli, vicino all’abitazione del capo clan Paolo Di Lauro, soprannominato “Ciruzzo” o milionario». A destare sospetti il fatto che si trattava di giovani sconosciuti, tra i 22 ed i 25 anni, a bordo di un’auto, una Punto grigia, mai vista prima dalle sentinelle del clan e che ha destato sospetti. I carabinieri sono stati colpiti dopo aver accompagnato un collega in caserma al termine di una serata in pizzeria. Stavano ritornando nella sede del Battaglione Carabinieri Campania quando sono stati affiancati da due giovani a viso scoperto a bordo di un ciclomotore. Uno dei due ha urlato al conducente di fermarsi. Il militare ha accelerato e il giovane ha esploso una decina di colpi d’arma da fuoco. Tre i carabinieri feriti. Il più grave è stato raggiunto al pube, all’arteria femorale e al torace ma è considerato ora fuori pericolo. Ferite più lievi per altri mentre un quarto carabiniere è rimasto illeso. Ai militari è andato a fare visita, dopo un sopralluogo nella zona dell’agguato il generale Vincenzo Giuliani, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli. Ad esprimere la propria solidarietà si è recato in ospedale, tra gli altri, il questore di Napoli, Franco Malvano. L’agguato rientra nel clima di grande tensione che si respira nel quartiere di Secondigliano dopo l’uccisione, il 28 ottobre scorso, di due pregiudicati, zio e nipote, considerati vicini al clan Di Lauro. All’interno della cosca si è verificata, secondo le forze dell’ordine, una grave frattura con la contrapposizione tra alcuni esponenti storici e il figlio del capoclan, Cosimo Di Lauro. A questa rottura sarebbe riconducibile, secondo la Squadra Mobile della Questura di Napoli che sta indagando su quest’ultimo episodio, l’uccisione, avvenuta ieri pomeriggio, del parcheggiatore del supermercato Auchan di Mugnano. L’uomo, incensurato, viene comunque considerato inserito nel tassello della lotta scatenatasi all’interno del clan. I carabinieri hanno cinto d’assedio la zona di Secondigliano con un’operazione di controllo condotta con 300 uomini. In giro, oggi, nessuna delle abituali facce di persone ritenute vicine al clan Di Lauro. Sono stati controllati 220 mezzi tra auto e moto e 313 persone, 87 delle quali con precedenti. Contestate 50 violazioni al Codice della strada per un totale di 5000 euro ed effettuati 7 fermi amministrativi. Nel sottoscala delle palazzine ‘celestì sono stati trovati 3 chili e 700 grammi di eroina suddivisi in circa 4000 dosi e 44 cartucce calibro 357 magnum. In un garage della zona, custodito da due persone, sono state trovate sei auto provento di furto. Fermata una persona che girava con un’auto rubata.

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