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venerdì, Aprile 26, 2024
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Fumo nero e fiamme: brucia la discarica Resit, è allarme ambientale

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Un incendio è divampato intorno alle 16 nella discarica Resit, in località Tre Ponti, nella cosiddetta “Area Vasta”, dove ci sono altre discariche. Oltre al fumo bianco delle sterpaglie che la ricoprono, fiamme e fumo nero escono anche dalla parte centrale dell’impianto. Sul posto due squadre di vigili del fuoco sono già al lavoro per spegnere le fiamme. L’aria è diventata subito irrespirabile. Una pattuglia di carabinieri, di supporto alle unità di soccorso, sta gestendo la viabilità, compromessa non solo dalle vicine fiamme, ma dalla visibilità. A causa del fumo nero e denso che si sta diffondendo nell’aria, è quasi impossibile circolare con le vetture.

Ennesimo rogo. Si tratta dell’ennesimo rogo, visto che negli ultimi anni, la discarica Resit, insieme agli altri impianti dell’Area Vasta bruciano a turno, sprigionando veleni nell’aria circostante, dove lo ricordiamo, solo considerando i quattro comuni limitrofi: Giugliano, Parete, Qualiano e Villaricca, vivono più di 200mila persone. A preoccupare infatti è la colonna di fumo nero che fuoriesce dal centro della discarica, probabilmente causata dal rogo dei teli in plastica di copertura e da resine utilizzate per impermeabilizzare l’impianto e impedire che i rifiuti entrino a contatto con l’atmosfera.

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Il sindaco di Parete si è già fatto sentire: «Siamo di fronte all’ennesimo episodio che mette a rischio la salute di migliaia di persone – dice Raffaele Vitale – non è più possibile tollerare l’inerzia delle istituzioni preposte alla messa in sicurezza e alla vigilanza dell’area. I sindaci e i cittadini non possono pagare per responsabilità altrui ne tantomeno fronteggiare da soli l’emergenza ambientale del territorio. Chiedo al ministro dell’Ambiente Galletti e al governatore De Luca di aumentare subito la sorveglianza nella zona per impedire episodi analoghi a quello odierno ma soprattutto auspico la convocazione di un tavolo di confronto per avviare definitivamente la bonifica di una delle aree più martoriati della nostra regione, dove ci sono decine e decine di discariche e il grande problema delle ecoballe stoccate tra Taverna del Re e Lo Spesso».

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