Da quando il nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano è stato inaugurato in pompa magna lo scorso 29 novembre alla presenza del governatore Vincenzo De Luca, poco o nulla è migliorato per i pazienti. C’è stato un adeguamento ed abbellimento dei locali, ma i servizi non sono migliorati. La denuncia dei sindacati arriva in pieno clamore mediatico per il caso del pronto soccorso dell’ospedale di Nola, che tante polemiche ha scatenato e sta continuando a scatenare in questi giorni.
A denunciare lo stato di precarietà sono le organizzazioni sindacali, secondo cui a fronte dell’adeguamento dei locali non c’è stato alcun miglioramento al servizio. Al momento ci sono solo 3 operatori socio-sanitari per turno, mentre ne dovrebbero essere almeno 4. Facendo un rapido calcolo, siccome in tutto le squadre che operano al pronto soccorso sono 5, in totale il personale conta 15 unità anziché 20. E questo incide inevitabilmente sull’efficienza del servizio prestato.
Ma per i sindacati è l’intera organizzazione del pronto soccorso che va rivista. «Il triage (ovvero il sistema che seleziona gli interventi ai vari pazienti a seconda della gravità delle condizioni di chi arriva al pronto soccorso ndr.), così come è stato organizzato in questo momento, non funziona affatto. “Il sistema è ingolfato ed anche quando bisogna compilare moduli e documenti, c’è confusione”. Ciò comporta un rallentamento ed immancabili (lunghe) attese nei corridoi del pronto soccorso. «È anche capitato che pazienti abbiano aspettato ore e ore nel pronto soccorso e che vengono curati lì. A questo punto allora non si tratta più di un semplice pronto soccorso, ma di un reparto vero e proprio e se è così, allora va allestito. Stessa cosa per i parenti dei pazienti, costretti anche loro a lunghe attese», dichiarano i sindacalisti.
Nelle scorse ore i sindacati hanno chiesto un incontro all’Azienda Sanitaria dell’ospedale, dove verranno esposti tutti i problemi a loro dire da affrontare per rendere più efficace il pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano.
