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CASO GRIMALDI, TRE CONDANNE DOPO VENTICINQUE ANNI DI INDAGINI
Giugliano: il nipote di Achille Lauro fu sequestrato dai Mallardo nel 1980

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GIUGLIANO. Oltre tre ore di camera di consiglio per arrivare ad un verdetto di colpevolezza. Ieri pomeriggio i giudici della sesta sezione penale del tribunale di Napoli hanno condannato i tre imputati nel processo per il sequestro dell’armatore Gianluca grimaldi, avvenuto il 2 dicembre 1980. Condannati a vent’anni Gaetano Bocchetti e Giuseppe Mallardo; a 18 anni salvatore Aceto. Accolte dunque in pieno la ricostruzione e le richieste dell’accusa, rappresentata dal pm Giuseppe Narducci. Gianluca Grimaldi venne rapito in via Caravaggio, il suo sequestro durò circa nove mesi: il giovane venne infatti liberato il 13 agosto 1981 in Calabria. Sono stati necessari però 25 anni di indagini, ricostruzioni investigative e, soprattutto, contributi da parte di alcuni collaboratori di giustizia per giungere ad un giudizio di primo grado. Nel corso delle indagini è più volte comparso il contributo dell’ex boss di Forcella Luigi Giuliano, il quale fece riferimenti anche al delitto di Anna Parlato Grimaldi, assassinata all’ingresso della sua villa di via petrarca. Giuliano indicò in Eduardo Morra, Salvatore Aceto e Gaetano Bocchetti gli esecutori materiali di quel delitto; spiegando che Anna Parlato doveva essere ferita alle gambe, non uccisa. L’azione sarebbe stata decisa – secondo il pentito – dalla Nuova famiglia perché durante il sequestro del nipote la donna si era offerta di cercare una mediazione presso Raffaele Cutolo per ottenere il rilascio del giovane.





Caso Grimaldi: condanna a venti anni per Mallardo





Era il 1980 quando Gianluca Grimaldi, figlio dell’armatore Guido Grimaldi fu rapito. Ieri la VI sezione del tribunale di Napoli ha condannato Gaetano Bocchetti e Giuseppe Mallardo a 20 di reclusione e Salvatore Aceto a 18 anni. Per la «mente» del sequestro Francesco Mallardo, dopo 24 anni è tutto da rifare: la sua posizione è infatti stata stralciata e i processo a suo carico comincerà daccapo. Secondo le indagini il sequestro fu organizzato dai boss napoletani che all’epoca si erano alleati per combattere il clan Cutolo: i soldi del riscatto sarebbero serviti ad acquistare armi e pagare gli affiliati nel conflitto contro la Nco. Gianluca Grimaldi, fu rapito il due dicembre del 1980, in via Caravaggio. Il ragazzo fu poi rilasciato il 13 agosto 1981 sulla Napoli-Reggio Calabria, all’altezza di Lagonegro dopo il pagamento di un riscatto da un miliardo e ottocentoottanta milioni di vecchie lire.
a.d.s.



IL MATTINO 22 DICEMBRE 2005

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