venerdì, Luglio 18, 2025
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«CAIAZZA PREFERISCE GLI AMMINISTRATORI SCIOLTI PER INFILTRAZIONI»
Melito, il movimento Impastato replica alle accuse dell’ex capogruppo dei Verdi


MELITO. «Non stupisce che Lello Caiazza addirittura parli di coerenza. Gli ricordiamo quanto da lui sostenuto sui “Cento passi” del 12 luglio 2003 nell’articolo dal titolo “I miti non si distruggono ma si tramandano”. Oggi, riferendosi a quel che nel 2003 definiva “un mito” (Bernardino Tuccillo, ndr) parla di finestra riscaldata. La radicale conversione ad U operata da Caiazza negli ultimi anni l’hanno potuta registrare tutti. Tutto ciò l’ha portato ad un drastico isolamento all’interno del suo stesso partito. Ancora: Caiazza si scandalizza perché il movimento Peppino Impastato ha ritrovato slancio ed ha promosso due affollatissimi convegni su Comuni e camorra. Lui preferisce, anziché partecipare come la stragrande maggioranza dei Verdi di Melito, passeggiare sul corso con i suoi “amici” sciolti per infiltrazioni! Ricordiamo ancora che Caiazza ha disertato le nostre iniziative preferendo aderire alla parata per la legalità organizzata dall’amministrazione, marciando fianco a fianco con Alfredo Cicala. A ciascuno il suo!


Alla Margherita di Melito commissariata ricordiamo che Di Salvatore ignoravamo chi fosse, prima che Lello Topo (sentito Salvatore Piccolo) ce lo proponesse come ospite al nostro convegno. Una sola aggiunta: chi è sciolto per camorra dovrebbe fare “cento passi” indietro, come hanno sostenuto nel nostro convegno Lorenzo Diana e Tonino Scala. Aggiungiamo, inoltre, che dovrebbero imporsi vent’anni di silenzio!




Con la nostra iniziativa di domenica ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di contribuire a realizzare una più efficace rete anticamorra su tutto il territorio regionale. Abbiamo già registrato prestigiose adesioni: l’assessore regionale alla legalità Corrado Gabriele, il parlamentare antimafia Ds Lorenzo Diana, il presidente regionale dell’osservatorio sulla camorra Tonino Scala, l’ex sindaco di Castelvolturno Mario Luise, il consigliere comunale ed ex assessore Ds di Salerno Rosa Masullo, il presidente del movimento Don Peppe Diana di Casal di Principe Salvatore Cuoci, i tanti movimenti Peppino Impastato di Napoli e provincia».


PER IL MOVIMENTO IMPASTATO

Alfredo Acampa
Raimondo Caizza
Alessandro Verde





MASTROPASQUA: SCONCERTATA DALLE PAROLE DI CAIAZZA





MELITO. «Sono sconcertata per le dichiarazioni espresse da Raffaele Caiazza in merito alla riuscitissima manifestazione di domenica scorsa; penso che ci sia bisogno di grande abilità per concentrare in poche righe tante falsità.
In primo luogo è assolutamente falso che la Federazione aveva diffidato la sottoscritta o chiunque altro degli iscritti verdi a partecipare al Convegno organizzato dal Movimento “Peppino Impastato”, innanzitutto perché temi quali la lotta e la denuncia di ogni forma di degenerazione della politica appartengono al DNA del nostro partito, in secondo luogo perché le “diffide” e i “veti” non sono metodi propri di un partito democratico quale quello dei Verdi ( al quale sono iscritta da più di dodici anni); ancora più falso il fatto che il nostro presidente regionale, Tommaso Pellegrino, abbia declinato l’invito su sollecitazione di Caiazza, riporto testualmente la mail che mi è giunta domanica mattina:




Nel complimentarmi del convegno che avete organizzato, con dispiacere vi comunico che per impegni improrogabili non posso essere presente. Nel ribadire le mie profonde scuse colgo l’occasione per porgere i miei cordiali saluti.


Tommaso Pellegrino





Per entrare nel merito della manifestazione penso che all’elenco dei relatori presenti quella mattina parli da se: l’ex sindaco di Castelvolturno Mario Luise, l’ex Ass. del comune di Salerno Rosa Masullo (che si è costituita parte civile nei processi contro i clan del suo comune) il componente della commissione parlamentare antimafia on. Lorenzo Diana, sono personaggi che hanno fatto della lotta alla criminalità organizzata uno stile di vita, penso che la memoria di “Peppino Impastato” sia stata abbondantemente onorata in quell’occasione.
Infine una piccola precisazione sul concetto di “minoranza”: che la sottoscritta rappresenti la minoranza del partito è tutto da dimostrare in quanto sappiamo bene che parte delle tessere che sarebbero dovute risultare in carico alla sezione di Melito sono state congelate per varie irregolarità, quindi prima di parlare degli assetti del partito aspetterei il prossimo congresso».



Marina Mastropasqua

portavoce Verdi Melito