Sono chiusi da ieri i Cdr di Giugliano e Caivano. Gli impianti sono saturi e non sarà più possibile, per i prossimi giorni, riversare le migliaia di tonnellate di rifiuti prodotti nell’hinterland napoletano. L’emergenza potrebbe scattare gia da domani per poi degenerare nei prossimi giorni in una crisi igienico sanitaria. Le periferie gia sature per la mancata raccolta dei rifiuti, bruciano sotto una coltre nera di fumo e presto il fenomeno potrebbe spostarsi nei centri abitati. I cittadini stessi ignari delle conseguenze disastrose, ma stanchi di sopportare una condizione di disagio permanente, danno fuoco ai cumuli di rifiuti ai bordi delle strade e sui marciapiedi. E’ previsto un nuovo incontro tra il commissario Catenacci e i sindaci del comprensorio: Palumbo (Mugnano, Tagliatatela (Giugliano), Galdiero (Qualiano), Topo (Villaricca), Pirozzi (Calvizzano) e Perrotta (Marano) per mettere a punto una strategia che limiti i disagi ai cittadini. La soluzione proposta dal commissario ha sollevato non poche polemiche e prevede l’apertura della discarica di Ariano Irpino in attesa che quella di Villaricca diventi operativa: lo sversatoio di Via Riuparia dovrebbe accogliere tutti i rifiuti della Campania. Ma per rendere operativa la discarica di Villaricca bisogna ancora attendere che l’impianto venga ultimato e messo a norma e nel frattempo potrebbero passare ancora dieci se non quindici giorni. «E’ una soluzione inaccettabile – contestano i sindaci del comprensorio – bisogna subito costruire un termovalorizzatore, anche se il provvedimento è impopolare, non abbiamo altra scelta». Intanto il sindaco di Mugnano Daniele Palumbo annuncia di chiudere le scuole e i mercatini rionali, finchè la situazione di non torna alla normalità.
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.