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domenica, Aprile 28, 2024
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CALVIZZANO: INTERROGAZIONI E POLEMICHE AL CONSIGLIO COMUNALE

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Toni accesi per la seduta fiume del consiglio comunale tenutosi ieri a Calvizzano. Ordine del giorno, interrogazioni, polemiche. Vicende pubbliche e private. Un botta e risposta affilato quello tra maggioranza ed opposizione, che si è concluso solo nella tarda serata di ieri. La seduta è stata convocata su richiesta dei consiglieri d’opposizione – Borrelli, D’Ambra, Granata, Salatiello, Zapparella – per discutere “alcuni temi nevralgici”, dalla situazione economico finanziaria del Comune, alla chiusura dell’orfanotrofio I.P.A.B. San Francesco. Preoccupato di un eventuale sforamento del patto di stabilità, il consigliere Granata (margherita) chiede al sindaco:“ Dobbiamo temere il dissesto finanziario? Sono molte le spese assurde fatte da questa amministrazione. Dai 70.000 euro per la festa patronale, ai 4 miliardi per la scuola Diaz, che poi così pericolante non era“. “Forse non rispetteremo il patto perché abbiamo scelto di concentrare diverse opere di risanamento strutturale nel 2007 – è la risposta del sindaco Pirozzi. Tuttavia – continua – le conseguenze inciderebbero solo sulla possibilità di eventuali assunzioni, di fatto già limitata dall’ultima finanziaria. La situazione delle casse comunali non è nera. Al nostro insediamento abbiamo ereditato un debito di circa 4.800.000 euro. Se così non fosse, saremmo in attivo di un milione di euro. Per quanto riguarda la scuola Diaz, ricordo che era stata chiusa perché strutturalmente danneggiata. E poi il comune ha sborsato un contributo di soli 20.000 euro per la festa patronale, il resto del finanziamento è stato coperto dagli sponsor”. “Sono stato sindaco dal ’92 al 2001 – è l’intervento di Salatiello (margherita) – e non mi si può accusare di essere l’artefice di questi debiti. Il sindaco Pirozzi, come molti dei consiglieri di maggioranza, era presente nella mia amministrazione. Ognuno si prenda le proprie responsabilità. Forse eravamo tutti amici di merenda? E’ l’attuale amministrazione a non essere produttiva”. “E’ un’affermazione grave e scandalosa – risponde il Sindaco – Lei invece ha prodotto, creato ricchezza, ma forse solo per due o tre persone”. Seguono poi le interrogazioni del consigliere Salatiello al sindaco Pirozzi ed al presidente del consiglio Felaco. E’ “una voce”, anzi una missiva anonima che sarebbe giunta al consigliere Salatiello, e secondo cui alcuni consiglieri di maggioranza starebbero mediando l’acquisto di terreni da includere poi nel piano regolatore, è il fulcro della prima interrogazione. In base a tale sospetto, per “fugare ogni dubbio” Salatiello chiede al Sindaco l’azzeramento della giunta. Il sindaco Pirozzi rassicura il Consiglio Comunale: “non sono a conoscenza di fatti del genere. Tuttavia, qualora si dovessero verificare, provvederò senza indugio a denunciarli alla autorità competenti”. Non soddisfatto dalla risposta, Salatiello annuncia di voler consegnare nelle mani del Sindaco la suddetta missiva anonima. Nella seconda interrogazione, il consigliere Salatiello chiede perché non sia stato dato seguito ai progetti della precedente amministrazione Salatiello, di acquistare il palazzo Carandante per farne un edificio pubblico. Secondo il sindaco Pirozzi, non esistevano i presupposti. “Si trattava di una spesa ingente per un comune non certo ricco, come il nostro – dichiara – Abbiamo preferito investire in infrastrutture primarie necessarie per i cittadini”. Salatiello addita quindi le scelte politiche dell’amministrazione Pirozzi: “Perché allora state spendendo soldi per rifare quattro strade a Case Sparse invece di dare seguito ad un progetto importante, come quello di Villa Carandante? A Case Sparse si tratta di traverse private!”. “Non sono affatto traverse private – risponde il Sindaco – perché acquisite al patrimonio comunale per mezzo di cessione volontaria da parte dei proprietari. Inoltre, dare strade, illuminazione pubblica ed opere di urbanizzazione primarie ai cittadini di Case Sparse è tra le priorità di questa amministrazione. Mi dispiace che non siano presenti in aula i cittadini di quell’area, da sempre trascurata. Non era possibile che continuassero a versare nella situazione in cui per anni sono stati lasciati!”

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