A due mesi dalla scomparsa di Alessandra Madonna, i dubbi sulle cause che hanno portato alla morte della 24enne non si affievoliscono.
Sopravvivono i genitori della ballerina melitese e lo fanno a stento, la mamma non si è mai ripresa ed il papà continua la sua battaglia alla ricerca della verità. Nel pomeriggio Vincenzo Madonna ha raccontato la storia di sua figlia a La vita in diretta non riuscendo a trattenere il dolore.
Il dito è sempre puntato contro Giuseppe Varriale, ex fidanzato della figlia, al momento agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario.
“Non gli credo (riferendosi a Giuseppe), ha cambiato versione dei fatti un paio di volte – ha sbottato Vincenzo – I risultati dell’autopsia arriveranno soltanto il 12 novembre ma ricordo bene in che condizioni arrivò mia figlia in ospedale. Varriale dice di non essersi accorto e di averla trascinata con l’auto ma nonostante avesse pantaloncini corti, Ale non ha riportato graffi ed abrasioni alle gambe, ma è stata portata in ospedale con 8 costole fratturate ed il cranio spappolato”.
Vincenzo e sua moglie hanno più volte provato a tornare sul luogo dell’omicidio ma è stato vietato entrare nel parco, anche per porgere un fiore nei pressi del luogo dell’impatto.
“Sono stato denunciato e lì non
posso più entrarci. La madre sta male ed ha provato il suicidio con una bombola di gas all’interno della sua auto – ha concluso Vincenzo Madonna – Per fortuna una donna si accorse che aveva perso conoscenza e la mise in salvo, rompendo un vetro della vettura”.
Tanti, dunque, i dubbi riguardo quella maledetta notte, dubbi che potrebbero dissolversi in parte grazie ai messaggi contenuti nello smartphone di Alessandra sequestrato dai carabinieri.