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domenica, Aprile 28, 2024
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GIUGLIANO. CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO: «TAGLIALATELA TORNI A CASA»

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Tra i consigli comunali più lunghi della recente storia politica giuglianese, e tra i consigli più inconcludenti.
Di politica se ne è vista poca. Sembrava, più che altro, di assistere ad un già stabilito gioco delle parti con tanto di recita “a soggetto”.
La margherita aveva annunciato le proprie dimissioni in mattinata, attraverso una serrata affissione di manifesti in Giugliano Centro.
Assenti quindi in aula i sei consiglieri del partito di Rutelli.
Il sindaco Taglialatela ha da subito dichiarato di non essere a conoscenza della, per tutti chiara, presa di posizione del partito della margherita.
Alla domanda, partita dall’opposizione, sulle modalità di “relazione” del sindaco con i neo-aventiniani, il sindaco risponde con un «non ne sapevo nulla e non ho avuto modo di visionare i manifesti»: probabilmente un modo per sottolineare la mancata coerenza dei Rutelliani nel presentare in aula la propria “nuova” linea politica. Intanto il consigliere diessino Giacomo Gerlini si chiedeva se l’assenza fosse dovuta all’oggetto della discussione, ossia la legge 328; come se si trattasse del reale oggetto del contendere…
Assenti in aula anche i socialisti dello Sdi.
Quindi le interpellanze dell’opposizione prima, e della maggioranza poi.
Problemi fognari e di reflusso delle acque nei diversi plessi scolastici.
Poi l’intervento-interpellanza del consigliere Poziello che in primo luogo ha lamentato l’assenza all’ordine del giorno, di una proposta per la costituzione della società pubblica per il servizio integrato per la raccolta dei rifiuti;
poi, circa la 328, ha dichiarato di votarla solo per un «senso di responsabilità verso la città, che in caso contrario, avrebbe perso risorse importanti».
Ed ecco, quasi a confermare la teatralità dell’evento, il tanto atteso ed immancabile colpo di scena. Entra in aula Giuliano De Cicco, capogruppo della uscente Margherita. In quanto consigliere anziano De Cicco viene cortesemente invitato dal “facente funzioni di presidente”, Parisi, a prendere il suo posto. De Cicco accetta. Ma dopo poco richiama all’ordine il diessino Parisi, abbandonando l’aula.
Non si scompongono i consiglieri; protesta e grida “vergogna” il pubblico in “sala”.
Così, tra altalenanti querelle, le votazioni dei due punti all’Odg iniziano a partire dalle 21. Giunti al comma n.2 viene approvata la richiesta di sospensione di 15 minuti, per decidere unitamente all’opposizione, circa il voto. La sospensione, richiesta dal consigliere Gerlini, si è protratta, però per quasi un’ora, tra lo sconforto dei presenti.
22.45 i consiglieri riprendono posto in aula. A prendere la parola è ancora il consigliere Poziello. Il rappresentante del Prc ha dichiarato di non voler votare l’odg sulla nomina dei revisori dei conti, «non intendendo partecipare a questa spartizione di incarichi»
ma, soprattutto, ha chiesto al sindaco di prendere atto della crisi politica e di rassegnare le dimissioni. Poziello, così, abbandona l’aula, seguito a ruota dal consiglere Udeur Nicola D’Alterio.
La votazione per i tre revisori dei conti si è conclusa, poi, con l’assegnazione di due revisori alla maggioranza ed uno all’opposizione.
Non resta che attendere gli sviluppi nei prossimi giorni, in ballo c’è il futuro di quest’amministrazione ma anche una campagna elettorale che parte con uno scontro durissimo, non solo tra i due poli, ma anche all’interno del centro sinistra.

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