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venerdì, Aprile 26, 2024
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S. Antimo. «Ci dicano dove andare», gli sfollati di via Giannangeli non vogliono lasciare gli alberghi

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Nessuna intenzione di lasciare questa mattina gli alberghi dove sono ospitati fin quando non avranno l’assicurazione di una sistemazione alternativa. Le 6 famiglie attualmente ancora sfrattate da via Giannangeli dopo i crolli di novembre sono irremovibili: non andranno via oggi, come previsto, dall’Hotel Olimpia di Sant’Antimo e dall’Albergo del Sole di Aversa perché preoccupati di rimanere in strada. Parliamo, in tutto, di 17 le persone, tra cui due bimbi e tre anziani con problemi di disabilità, che restano fuori dalle loro residenze perché non garantiscono i requisiti di sicurezza. Per le altre famiglie c’è stato nelle scorse settimane il rientro, con le dovute precauzioni, dato che sono ancora in corso i lavori di messa in sicurezza allo stabile 35, quello maggiormente danneggiato dai crolli dovuti principalmente ad infiltrazioni idriche. A garantire l’alloggiamento in albergo sino a ieri, 26 dicembre, a proprie spese, il Comune e l’amministrazione cittadine di Aurelio Russo.

«Non possiamo lasciare gli alberghi dove ci troviamo perché non ci è stato detto dove potremmo andare – affermano ad Internapoli.it alcuni di loro – Si trovi una soluzione definitiva, abbiamo passato un Natale difficile, lontano dalle nostre abitazioni. Tra le 6 famiglie fuori casa ci sono bambini ed anziani disabili che hanno bisogno di assistenza. Dicono che le infiltrazioni d’acqua sarebbero lontane da alcune abitazioni, ma non è così, il problema esiste eccome. È una vergogna quanto sta accadendo». In questi minuti le famiglie alloggiate all’Olimpia e all’Albergo del Sole stanno incontrando i rappresentanti della Caritas della diocesi di Aversa per avere un aiuto e assistenza.

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Ma una soluzione temporanea per gli sfrattati di via Giannangeli, nell’immediato, pare esserci. Almeno stando alle parole del primo cittadino Aurelio Russo. «Noi stiamo facendo di tutto per assistere le persone sfrattate di via Giannangeli. Abbiamo chiesto già alle due strutture alberghiere di prolungare l’ospitalità alle famiglie coinvolte. I gestori, anche a prezzi più bassi, pare abbiano accettato ma continueremo a seguire la situazione». Le cifre necessarie saranno attinte dallo stipendio del sindaco, già devoluto per i bambini delle mense scolastiche, da quello degli assessori e dai gettoni di presenza di alcuni consiglieri comunali. La cifra sin qui garantita dal Comune per gli inquilini di via Giannangeli si aggira sui 60.000 euro, che diventano quasi 100.000 per i rilievi tecnici e gli interventi di messa in sicurezza degli stabili pericolanti di via Giannangeli. Il sindaco Russo poi aggiunge: «Per via Giannangeli abbiamo già fatto due variazioni di bilancio. Se nei prossimi mesi, entro febbraio-marzo, si riuscirà ad abbattere l’edificio pericolante, 4 famiglie su 6 potranno poi tornare nelle proprie abitazioni e gestire l’emergenza soltanto di 2 famiglie, come è facile intuire, diverrebbe più facile anche per individuare appartamenti dove ospitarle. Sperando che nessuno si metta di traverso nel prosieguo dei lavori e per l’abbattimento».

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