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domenica, Aprile 28, 2024
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Rubano abiti firmati e picchiano i proprietari: è caccia alla ‘banda delle ragazzine’

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La violenza non ha più età. Anzi diventa sempre più ‘giovane’, inutile e spietata. Scene da una banlieue disagiata, una miccia sociale accesa e tenuta in mano, al giorno d’oggi, anche da ragazzine che possono avere, tra i 14 e i 18 anni, e l’altro pomeriggio è scoppiato l’inferno in pochi minuti. Secondo il Giorno protagoniste di un pestaggio per rapinare circa 600 euro di abitini griffati, sono state tre adolescenti,

quasi certamente minorenni. Il terzetto, con aria decisa, è entrato di un negozio di sport per giovani in via Nazionale verso le 16 dell’alro giorno. Quella che sembrava il ‘capo’ era una ragazza mora che indossava dei leggins e una maglia o giacchetta di colore mimetico. Con lei c’era anche una ragazzina bionda col caschetto e una fascia in testa. La terza è passata più inosservata perché era come se fosse rimasta qualche passo indietro a fare da palo.

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La moglie del titolare ha capito subito che il pomeriggio non sarebbe finito liscio e aveva ragione. Ha seguito la ragazza mora che entrava in un camerino al piano interrato del locale con diversi capi di abbigliamento da ‘provare’. Passato un bel po’ di tempo la giovane è uscita di corsa dal camerino facendo finta di parlare agitata al cellulae. In spalla aveva uno zaino pieno di roba. La titolare ha fatto un cenno al marito perché la bloccasse in cima alle scale. Ma l’uomo non ci è riuscito anche per l’intervento della ragazzina bionda.

In quel momento è entrato in negozio un amico dei titolari che ha capito la situazione al volo e ha cercato di bloccare le ragazze in fuga. E su di lui si è scaricata tutta la rabbia e la violenza delle rapinatrici. Lo hanno colpito con calci e pugni. Anche quando lui si trovava a terra per impedirgli di rialzarsi. Poi sono fuggite tra la folla dello shopping compulsivo facendo perdere le tracce. Ma non finisce qui. E’ vero che all’interno del negozio non c’è un servizio di videosorveglianza ma gli agenti della questura intervenuti appena sono stati chiamati dal titolare, hanno raccolto descrizioni molto precise delle tre ragazze e del loro abbigliamento. Ma soprattutto hanno acquisito il filmato di alcune telecamere di ‘Città Sicura e di quelle esterne di banche e altri uffici.

Incrociando l’orario dell’entrata e quello della fuga non sarà troppo difficile individuare queste adolescenti così violente. Tutte fiorentine o del circondario almeno secondo quanto hanno raccontato le vittime del pestaggio riferendosi alla parlata tutta ‘nostrana’ specie quando urlavano tra di loro ‘scappa’, ‘lascia perdere’.

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