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venerdì, Aprile 26, 2024
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Tangenti e spaccio di droga: manette per i ras degli Amato-Pagano. Le intercettazioni

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Duro colpo quello inferto ieri dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli a carico di 7 affiliati del clan Amato Pagano. I Carabinieri del nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP di Napoli per i 7, tra cui figurano Claudio Cristiano, detto Bisio, e Lino Caiazza, figlio di Pietro Caiazza, già reggente del clan operante tra Melito e Mugnano. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel corso delle indagini sono state delineate le attività che il sodalizio effettuava per affermare il controllo sul territorio e imporre tangenti, anche sullo spaccio di sostanze stupefacenti; Accertata anche l’operatività di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e recuperati nel corso delle indagini ingenti quantitativi di cocaina, crack, hashish e marijuana.
 

A finire in manette sono stati, Lino Caiazza, Giuseppe Cipressa, Claudio Cristiano, Mauro Marino, Antonio Palumbo, Tsvetan Sabev e Francesco Saviotti. 

Cristiano e Cipressa finirono in un’intercettazione ritenuta fondamentale dagli inquirenti. Il 23 maggio del 2016, si registra un incontro tra un certo Totore, Rosaria Pagano, il figlio minorenne, Giuseppe Cipressa detto Peppaccio, Claudio Cristiano detto ‘bisio e Raffaele Mauriello ‘o chiatto, figlio di Ciro. In quest’occasione, Mauriello chiede a Rosaria Pagano un confronto con Pietro Caiazza, accusato di voler affermare la sua leadership sul territorio con comportamenti scorretti nei confronti della famiglia e dei suoi affari. Una mania di protagonismo a cui avrebbe messo fine confinando ‘zio Pierino’ nella sua città – Afragola – allontanandolo dagli affari di Melito e Mugnano.: «Secondo me si deve fare così.. Pierino io ti do la parola mia … davanti voi e davanti a Omissis (il minorenne ndr) … che se è per me tu campi cento anni … a prescindere .. sono stato o non sono stato io .. .inc … se è per me tu campi cento anni … tu da Melito te ne devi andare … te ne devi andare ad Afragola pigliati le bancarella delle sigarette … prenditi a questi quattro … non si può convivere come fai a convivere con questi qua … Rosaria perchè se succede … che …. tra un mese e mezzo stiamo punto e a capa…”

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