A finire in manette sono stati, Lino Caiazza, Giuseppe Cipressa, Claudio Cristiano, Mauro Marino, Antonio Palumbo, Tsvetan Sabev e Francesco Saviotti.
Cristiano e Cipressa finirono in un’intercettazione ritenuta fondamentale dagli inquirenti. Il 23 maggio del 2016, si registra un incontro tra un certo Totore, Rosaria Pagano, il figlio minorenne, Giuseppe Cipressa detto Peppaccio, Claudio Cristiano detto ‘bisio e Raffaele Mauriello ‘o chiatto, figlio di Ciro. In quest’occasione, Mauriello chiede a Rosaria Pagano un confronto con Pietro Caiazza, accusato di voler affermare la sua leadership sul territorio con comportamenti scorretti nei confronti della famiglia e dei suoi affari. Una mania di protagonismo a cui avrebbe messo fine confinando ‘zio Pierino’ nella sua città – Afragola – allontanandolo dagli affari di Melito e Mugnano.: «Secondo me si deve fare così.. Pierino io ti do la parola mia … davanti voi e davanti a Omissis (il minorenne ndr) … che se è per me tu campi cento anni … a prescindere .. sono stato o non sono stato io .. .inc … se è per me tu campi cento anni … tu da Melito te ne devi andare … te ne devi andare ad Afragola pigliati le bancarella delle sigarette … prenditi a questi quattro … non si può convivere come fai a convivere con questi qua … Rosaria perchè se succede … che …. tra un mese e mezzo stiamo punto e a capa…”