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domenica, Aprile 28, 2024
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Morte dell’agente Apicella, i nomi dei 4 rom fermati: accusati anche di omicidio volontario

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Sono stati assicurati alla giustizia i quattro componenti della banda che la scorsa notte ha ucciso Pasquale Apicella, l’agente scelto del commissariato di Secondigliano travolto e ucciso insieme ad un suo collega (l’assistente capo Salvatore Colucci rimasto ferito) da una banda di rapinatori in fuga su Calata Capodichino. Due di loro erano stati già arrestati e piantonati presso gli ospedali Cardarelli e Loreto Mare dove erano stati portati dopo l’impatto. Gli altri componenti della banda sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria.

I nomi

Questa mattina, la Polizia di Stato ha arrestato HADZOVIC Fabricio nato in Bosnia Erzegovina il 10.05.1980 e HADZOVIC Admir nato a Mugnano di Napoli il 16.01.1993, responsabili di omicidio volontario, tentata rapina aggravata, tentato furto aggravato e ricettazione, coinvolti del grave incidente stradale, a seguito di inseguimento, in cui è rimasto vittima l’Ag. Sc. Apicella Pasquale. Nelle stesse circostanze e in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, sono stati eseguiti due fermi indiziati di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli,  nei confronti di ADZOVIC Igor nato a Caserta il 30.05.1981 e ADZOVIC Renato nato a Mugnano di Napoli il 29.04.1997.

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Sul decesso del poliziotto le indagini sono state affidate alla squadra mobile, un lavoro di sinergia messo in campo sin dai primi istanti della tragedia con il commissariato di Secondigliano, quello di Giugliano e gli agenti dell’Ufficio Prevenzione generale della Questura di Napoli: il tragico incidente è avvenuto dopo un folle inseguimento iniziato quando i malviventi (di etnia rom e provenienti dal campo rom di Giugliano) hanno tentato di mettere a segno un colpo in via Abate Minichini cercando di forzare il bancomat della banca Credit Agricole. Quando è scattato l’allarme si sono dati alla fuga in tre mentre un quarto, lasciato a piedi dai suoi complici, è stato subito catturato. L’Audi A4 su cui viaggiavano ha così imboccato contromano Calata Capodichino. La “Secondigliano 11”, guidata da Apicella, era in strada per cercare di bloccare la banda ma, l’uomo alla guida, a folle velocità e a fari spenti travolge sia Apicella che Colucci. Un impatto terribile tanto da far sbalzare fuori dal vano il motore dell’auto rubata. Per Apicella purtroppo non c’è nulla da fare mentre il suo collega viene portato in ospedale.

Il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, ha espresso profondo cordoglio e sentimenti di commossa vicinanza ai familiari di Apicella:«In giornate che vedono impegnate le forze dell’ordine nei controlli per il contenimento del coronavirus la Polizia di Stato continua l’attività di controllo a presidio di legalità contro la criminalità, pagando un prezzo altissimo con la perdita di un suo uomo».
Il Capo della Polizia ha augurato una pronta guarigione all’altro componente della volante rimasto ferito.

Pasquale Apicella lascia una moglie e due figli piccolissimi (aveva avuto una bambina da qualche mese). Era originario del rione Gescal di Miano ed era in polizia dal 2014. Era da poco in servizio al commissariato di Secondigliano dopo essere stato a Milano, Trieste e al commissariato di Scampia.

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