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venerdì, Aprile 26, 2024
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Assalti a Poste, Eurospin e Decò: scarcerato lo specialista di Giugliano

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Granata Luigi, 66enne giuglianese, era stato arrestato 2 settimane fa perché gravemente indiziato di aver commesso una rapina all’ufficio postale di Curti, a Caserta, e di aver ricettato la vettura da utilizzare per rapina. Difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, per Granata ieri si sono spalancate le porte del carcere di Poggioreale, ritornando in libertà, senza alcuna misura restrittiva. Granata si era avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia davanti al GIP di Napoli Nord Dottoressa Valentina Giovanniello. Il suo avvocato aveva eccepito l’incompetenza territoriale, con accoglimento da parte del giudice ed invio degli atti a santa Maria Capua Vetere. La decisione a sorpresa del GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Dott. Minio, che doveva decidere nuovamente sulla convalida dell’arresto, ha riportato in libertà Granata  per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, così come da sempre sostenuto dal suo difensore di fiducia.

I fatti

I carabinieri di Aversa, dopo un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno arrestato due soggetti di Giugliano. In manette Salvatore Pugliese e Luigi Granata. Finiti entrambi in carcere, sono gravemente indiziati di tentata rapina aggravata presso l’ufficio postale di Curti e di ricettazione di un’auto rubata pochi giorni per eseguire il delitto, ed uno solo di essi anche di due rapine aggravate commesse nel supermercato Decò di Aversa il 31 agosto e nel supermercato Eurospin di Carinaro il 24 settembre nonché di furto aggravato di due auto utilizzate per eseguire le rapine.

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Le indagini Insieme agli arresti sono state eseguite anche diverse perquisizioni nei confronti di altri soggetti che avevano partecipato ad incontri con gli indagati ed intrattenuto conversazioni telefoniche nei giorni dei sopralluoghi presso l’ufficio postale di Curti. L’indagine si è articolata in diverse fasi ed in particolare nell’acquisizione delle immagini estratte dai sistemi di video sorveglianza, presenti sia presso gli esercizi commerciali teatro delle rapine sia in altri locali, pubblici e privati, lungo il percorso seguito dai rapinatori, in prolungati servizi di osservazione e di pedinamento con strumentazione GPS di localizzazione satellitare, attività di intercettazione telefonica ed infine in assunzioni di sommarie informazioni dalle persone informate sui fatti.

La dinamica

In breve tempo, si è ricostruita l’intera dinamica degli episodi criminosi sin dalle prime fasi del furto o della ricettazione delle auto utilizzate o da utilizzare per eseguire i delitti, accertando che le rapine, commesse a breve distanza temporale l’una dall’altra, risultavano caratterizzate dal medesimo modus operandi ed erano riconducibili a soggetti gravati da precedenti specifici. In particolare i militari di Aversa, attraverso una verifica capillare della presenza dei sistemi di video sorveglianza lungo il percorso seguito dai rapinatori, sono riusciti ad identificare uno dei due uomini, e seguendo le sue tracce, anche il complice della tentata rapina all’ufficio postale di Curti, accertando come il delitto fosse stato già pianificato nei minimi dettagli con sopralluoghi ripetuti più volte ed in diverse ore per studiare il comportamento dei dipendenti e gli orari di apertura dell’ufficio. La rapina, programmata per il 26 novembre, è stata sventata grazie alla predisposizione di un servizio antirapina disposto dai militari dell’Arma, consistito nel controllo fisso del luogo e nel costante monitoraggio delle strade adiacenti all’ufficio postale mediante auto civetta e con targhe di copertura. La costante presenza dei carabinieri nel luogo in cui si sarebbe dovuta consumare la rapina, infatti, ha indotto i due rapinatori a soprassedere dal portare a termine il piano. A tal proposito è importante sottolineare, tra l’altro, che gli indagati il 22 novembre 2021 avevano collocato, in una strada posta a poca distanza dall’obiettivo prefissato, l’autovettura rubata pochi giorni prima per eseguire la rapina, rimossa poi dai Carabinieri di Aversa dal luogo in cui era stata parcheggiata e sequestrata.

Le indagini hanno consentito di ricostruire attraverso l’analisi delle immagini riprodotte dai sistemi di videosorveglianza anche la fisionomia ed i volti dei rapinatori ripresi dalle telecamere nonché di individuare le autovetture utilizzate per commettere i furti delle macchine con le quali poi sono state eseguite le rapine.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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