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venerdì, Aprile 26, 2024
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Assegno unico, un modulo dell’Inps può sbloccare il pagamento mensile

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Da diversi giorni molti richiedenti dell’assegno unico stanno manifestando il blocco dei pagamenti del contributo relativo ai mesi di marzo e aprile. All’Inps dovranno essere comunicate, tramite l’apposito modello “Rdc-Com/AU”  le informazioni riguardanti il nucleo familiare percettore di Rdc che non risultino in possesso dell’Istituto. La disponibilità del modulo sul sito istituzionale dell’INPS sarà comunicata con un successivo messaggio.

Il chiarimento è arrivato attraverso una circolare dell’Inps pubblicata lo scorso 28 aprile. In particolare in questo modello, il richiedente o un altro componente del nucleo percettore del Rdc dovrà autocertificare la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento dell’assegno unico e universale.

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LE CONDIZIONI PER L’ASSEGNO UNICO

Presenza nel nucleo di figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale ovvero un corso di laurea.  Anche la presenza nel nucleo di figlio maggiorenne a carico che svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui.

La presenza nel nucleo di figlio maggiorenne a carico che sia registrato come disoccupato. Bisognerà dimostrare la ricerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego. Presenza nel nucleo di figlio maggiorenne a carico, che svolga il servizio civile universale.

FIGLIO MINORENNE E MADRI GIOVANI

Presenza nel nucleo di figlio minorenne a carico non valorizzato correttamente nella DSU utile ai fini del riconoscimento del Rdc. I minorenni indicati con la lettera “P” e non con la lettera “F” nel quadro A della DSU.

Così come la presenza nel nucleo familiare di madre di età inferiore a 21 anni non valorizzata nella DSU utile ai fini del riconoscimento del Rdc in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante. Indicazione degli esercenti la responsabilità genitoriale riferita a ciascun figlio in seno al nucleo familiare, ai fini del pagamento dell’assegno unico e universale in parti uguali tra i genitori.

Dovranno presentare il predetto modello “Rdc-Com/AU”, ad esempio, i nuclei familiari dove non siano presenti entrambi i genitori di uno o più figli a carico, a seguito di separazione, divorzio o in caso di genitori naturali non conviventi.  Esistenza di un valido provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore. Ad esempio, nonno, zio, fratello, ecc.

CHI NON DOVRA’ PRESENTARE IL MODELLO

Non dovranno presentare il predetto modello “Rdc-Com/AU” i nuclei familiari percettori di Reddito di Cittadinanza nei quali siano contestualmente presenti, all’interno dello stesso nucleo, i due genitori, di cui uno sia il dichiarante della DSU, ai fini ISEE, con uno o più figli a carico che siano minorenni o maggiorenni con disabilità.

Il decreto legislativo riconosce il diritto all’Assegno unico e universale per i nuovi nati a decorrere dal settimo mese di gravidanza. Pertanto, in caso di presentazione di nuova DSU che comunichi l’intervenuta variazione del nucleo per effetto della nascita del figlio, saranno corrisposti i ratei di integrazione Rdc/AU riferiti al nuovo nato, comprensivi degli arretrati spettanti dal settimo mese di gravidanza.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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