C’è al momento una sola certezza sul decesso del bambino beneventano di 5 mesi, ricoverato d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli dopo un calvario di 12 giorni tra nosocomi sanniti e Tac di controllo: la morte è stata causata da un forte trauma cranico che ha provocato una emorragia cerebrale. Il vero giallo da chiarire, però, è su come il bimbo si sia procurato questo trauma. Tutto è iniziato con il ricovero al Fatebenefratelli di Benevento, il 16 gennaio, dove i genitori lo avevano portato, alle dimissioni disposte dall’ospedale a seguito di una Tac che aveva rivelato il trauma cranico. Poi il nuovo esame, stavolta all’ospedale Rummo, sempre a Benevento qualche giorno dopo, che aveva svelato l’emorraggia cerebrale e le gravi condizioni del bambino. A tal punto che, in eliambulanza, era stato disposto il trasferimento al Santobono dove, dopo tre giorni, il piccolo è andato in coma irreversibile per poi morire.
Il sequestro delle cartelle cliniche
I militari hanno anche acquisito tutte le cartelle cliniche, sentito genitori e parenti. Proprio la madre ha chiarito che il trauma del bambino sarebbe stato di natura accidentale. E, secondo alcune indiscrezioni trapelate e come riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, l’incidente potrebbe essere avvenuto quando il piccolo stava giocando con un altro bambino. Tutte ipotesi, poche certezze. Intanto i genitori del bambino potranno nominare un proprio consulente per assistere all’autopsia che dovrebbe tenersi tra lunedì e martedì.