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domenica, Aprile 28, 2024
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Caos nel carcere di Avellino, detenuto napoletano dà fuoco alla cella: agenti intossicati

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Ancora tensione nel carcere di Avellino dove un detenuto napoletano ha dato fuoco alla propria cella. Lo rende noto la segretaria regionale del Sappe, Tiziana Guacci. Il fumo ha invaso l’intero reparto detentivo e alcuni agenti della Polizia penitenziaria hanno dovuto far ricorso ai sanitari per un principio di intossicazione.

In un’altra ala del carcere, un detenuto di origine nord africana ricoverato in infermeria, approfittando del cancello aperto per la consegna del vitto, è uscito dal reparto ma è stato bloccato da alcuni poliziotti, uno dei quali è rimasto ferito ad una mano.

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DAL NOSTRO ARCHIVIO | Agente schiaffeggiato nel carcere di Avellino, la penitenziaria: “È l’inferno” [02/03/2024]

Ancora momenti di tensione sono stati vissuti in un carcere della Campania. Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, racconta quanto è avvenuto nelle ultime ore nella Casa circondariale di Ariano Irpino: “Nel tardo pomeriggio di ieri, un detenuto, che già in mattinata aveva mostrato segni di insofferenza, pretendeva di parlare con lo psicologo. Quando l’agente, addetto alla vigilanza della sezione, gli ha riferito della mancanza dello specialista, il detenuto lo ha colpito al volto con uno schiaffo. Ennesimo episodio di violenza che conferma le difficoltà operative presenti nel carcere di Ariano Irpino, così come nelle altre carceri della Regione”.

“CARCERE COME L’INFERNO”

“Sdegno” per quanto avvenuto nel carcere di Ariano Irpino esprime anche il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece: “Il carcere è diventato come l’inferno dantesco e questo non è accettabile e men che meno tollerabile. La denuncia del SAPPe è la urgente necessità di trovare soluzioni concrete a questa spirale di violenza. Per questo, il primo Sindacato del Corpo, il SAPPE, torna a chiedere urgenti provvedimenti per assicurare tutti gli elementi necessari a garantire la sicurezza degli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria”. Capece, che esprime solidarietà al personale del Reparto di Polizia del carcere di Arianno, ribadisce ancora una volta che “il SAPPE denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri della Campania ma il dato oggettivo è che chi dovrebbe intervenire e tutelare i nostri Agenti continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!”.

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