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domenica, Aprile 28, 2024
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Chiara Ferragni contro gli stereotipi: “Una mamma che lavora non deve sentirsi in colpa”

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Perché una mamma che lavora deve essere considerata negligente?“, si domanda Chiara Ferragni su Instagram. A provocare tale riflessione, il titolo di un giornale che la accusa, in maniera non troppo velata, di trascurare la famiglia per il lavoro. E di costringere il marito a far da “baby-sitter” ai figli.

Chiara Ferragni “Catwoman”, Fedez baby-sitter

Chiara Ferragni e Fedez: lei vola a New York e si trasforma in Catwoman e lui fa il baby-sitter a Milano“, di fronte a queste parole la Ferragni non può tacere. E, infatti, risponde. Utilizzando lo strumento più potente a sua disposizione: Instagram. “Una mamma che lavora perché deve essere giudicata negligente? Una mamma che si sente bene con il proprio corpo perché si deve sentire in colpa? Una mamma che non dimentica di essere anche donna, moglie, lavoratrice, figlia, amica perché deve essere discriminata?” scrive in un’ Instastory, non dimenticando di allegare la foto del titolo in questione.

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Chiara Ferragni contro gli stereotipi

Poche parole, precise, per far capire che si è stanchi di veder reiterato – ancora una volta – lo stereotipo del “mammo” e della donna in carriera. Lui costretto a stare a casa a badare ai figli, lei madre snaturata che trascura la famiglia. Poche parole per ricordare a tutti che un nome per un uomo che si occupa dei propri figli esiste già ed è “papà“. “Come madre, imprenditrice e donna ho la fortuna di poter dedicare molto più tempo alla mia famiglia e ai miei bambini di quanto sia concesso alle donne che lavorano sotto un capo. Ma non è comunque abbastanza per un certo tipo di giornalismo maschilista e tossico. Noi donne dobbiamo ancora una volta fare il doppio per essere apprezzate la metà! A me stessa e a tutte voi dico: non rinunciamo a lottare e a pretendere di essere considerate al pari degli uomini”.

Le continue critiche mosse alla Ferragni

In realtà, Chiara Ferragni non è nuova a questo tipo di critiche. Ogni volta che viaggia per lavoro è sempre la stessa storia: commenti inappropriati, domande sui figli e titoli sconcertanti. Già allo scorso festival di Cannes, in un’intervista aveva detto: “Ogni volta che una donna diventa madre si sente un po’ in colpa se continua ad amare il proprio lavoro e a volerlo fare“. Tutto questo succede perchè, nell’immaginario tradizionale, dalle madri – quelle vere – ci si aspetta che dedichino la loro intera esistenza ai figli, rinunciando a tutto il resto. Così se sei mamma non puoi essere altro: al massimo moglie, ma di sicuro non una donna che lavora e che fa foto mostrando il proprio corpo e la propria sensualità.

Il titolo modificato poco dopo

Il titolo dell’articolo, in seguito alla polemica scatenatasi sul web, è stato modificato in un più dolce: “Lei vola a New York. Lui resta a Milano a fare il papà“. Probabilmente nel tentativo – poco efficace – di riscattarne il contenuto.

 

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