Chiuso dai carabinieri del Nas e Sanità di Salerno un noto caseificio situato nel Cilento. Motivo principale è quello igienico-sanitario. Anche la mozzarella era pericolosa. I militari del nucleo antisofisticazione, hanno effettuato delle verifiche all’interno della struttura. Oltre alla sporcizia hanno trovato diversi problemi sulla struttura e sull’attrezzature del locale. Problemi che mettono in rischio la salute degli operatori che ci lavorano e del consumatore. Il titolare, così, riceve l’inevitabile segnalazione all’Autorità Sanitaria per i provvedimenti di competenza.
L’ispezione del Nas di Salerno: mozzarella pericolosa
Dopo un’accurata ispezione avvenuta nell’enorme caseificio di circa 220 metri quadri di superficie, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Salerno hanno riscontrato all’interno della struttura gravi carenze igienico-sanitarie. In particolar modo dove si producevano mozzarella, formaggi ed altri latticini che potevano essere addirittura pericolosi per la salute degli acquirenti. Inoltre hanno riscontrato anche forti criticità strutturali e macchinari: pericolo quindi per chi vi lavorava e per chi ne consumava i prodotto all’interno.
I provvedimenti presi
Alla fine i militari dell’Arma hanno chiuso l’intero caseificio situato nel Cilento, noto per la suoa mozzarella. Inoltre il titolare della struttura è stato segnalato all’Autorità Sanitaria ed oltre ad una multa particolarmente salata, rischia una denuncia. Lo stesso caseificio potrà riaprire solo quando avrà sanato tutte le sue irregolarità. Controlli, quelli nel settore della produzione alimentare, molto serrati soprattutto in questo periodo di pandemia da Coronavirus, con la salute della gente ancor più al centro dei controlli da parte delle forze dell’ordine.
Tanti i controlli, tante le multe per i titolari
Tanti sono i controlli in questo periodo di pandemia da Coronavirus, con la salute della gente sempre più al centro dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Controlli soprattutto nel settore della produzione alimentare. Infatti gli agenti della Polizia Municipale di Torino hanno rilevato la presenza di alimenti privi di rintracciabilità in molti ristoranti e la presenza di bidoni privi di apertura a pedale. Dopo aver riscontrato una diffusa carenza igienico sanitaria, in una singola struttura di Torino, il personale dell’Asl ha diffidato il titolare in attesa dell’ordinanza di chiusura e dovrà pagare una sanzione da circa 25 mila euro.