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venerdì, Aprile 26, 2024
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“Non mi chiamo Annamaria”, le scuse di lady Di Lauro e l’ultimo abbraccio tra Ciretta e Marco

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Ha chiesto scusa, prima di lasciare l’abitazione, Cira Marino, 29 anni, la compagna «storica» di Marco Di Lauro, il boss dell’omonimo clan di Secondigliano fondato dal padre Paolo, detto «Ciruzzo ‘o milionario». Dopo l’arresto del compagno, la donna, che per tutti questi anni ha fatto la vita del latitante, come il suo uomo, ha voluto chiedere venia ai suoi vicini, gli inquilini dell’edificio di via Emilio Scaglione, nel quartiere Chiaiano-Piscinola di Napoli, per essersi sempre fatta chiamare Annamaria. Una bugia necessaria per tutelare Marco, in fuga dalla giustizia da ben 14 anni. Poi, prese le sue cose, è andata via. Adesso è indagata a piede libero per favoreggiamento.

Prima di lasciare il loro ultimo rifugio, i due si sono lasciati andare all’ultimo abbraccio. Lei, in vestaglia rosa, si è avvicinata al suo uomo e si è coperta il volto per non far trasparire le lacrime e la commozione. Lui l’ha stretta a sé, in segno di fedeltà e ringraziamento per averlo seguito in questa sua lunga latitanza. Al contrario di quanto scritto da molti, i due non hanno nessun bambino, si dice che Marco abbia un figlio con un’altra donna e che lo abbia chiamato Paolo, in onore del papà, ma anche questa voce non è stata assolutamente confermata.

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“Tutta per il suo uomo”, chi è ‘Ciretta’ la donna di Marco Di Lauro

Ha condiviso con lui questi quattordici anni di latitanza. Un fantasma accanto al fantasma: sempre un passo indietro al suo Marco a cui, alcune voci, dicono abbia donato un figlio, Paolo, chiamato cosi in onore del capofamiglia Paolo Di Lauro. Era con lui anche ieri Cira Marino per tutti semplicemente ‘Ciretta’ classe 1988: era con Marco Di Lauro, il suo Marco, che ha accompagnato in tutti questi anni di latitanza. Stando alle prime notizie trapelate i due non si facevano vedere molto fuori casa, anzi. le rare uscite della coppia avvenivano al mattino presto se non all’alba. I due stavano mangiando quando sono stati ‘interrotti’ dagli uomini della Catturandi in un anonimo stabile di via Emilio Scaglione a Chiaiano, a poche centinaia di metri da dove Marco e Cira si sono conosciuti, quella piazza Zanardelli ‘cuore pulsante’ del centro storico di Secondigliano.

 

 

 

 

 

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