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martedì, Aprile 16, 2024
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Colpi d’arma da fuoco contro auto e farmacia, ‘stesa’ nella roccaforte del clan Ferone

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Colpi d’arma da fuoco, di pistola e, verosimilmente, anche di fucile, sono stati sparati all’alba di ieri a Casavatore in provincia di Napoli, in una zona della città ritenuta dagli investigatori la roccaforte del clan Ferone. La ‘stesa’ è avvenuta alle 5 di stamattina, all’intersezione tra via San Pietro e corso Europa, dove sono entrati in azione quattro persone in sella a due moto. I carabinieri della stazione di Casavatore e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno trovato fori di ogiva in ciqnue vetture parcheggiate e sulla serranda di una farmacia.

“Stesa” nella roccaforte clan Ferone

A terra invece trovati e sequestrati quattro bossoli calibro 9X21 (pistola) e 4 bossoli calibro 12 (fucile).
Qualche giorno fa i carabinieri hanno arrestato un esponente di spicco del clan Ferone, Antonio Ferone, accusato di reati connessi al business degli stupefacenti. (ANSA)

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Spari a Napoli, il racconto del ras Lucci non convince gli inquirenti

Non convince la versione fornita da Antonio Lucci agli investigatori del commissariato di Scampia (diretto da Giovanni Bruno Mandato) in ospedale a Giugliano. L’uomo, residente nella zona di Cupa Capodichino a Napoli, ha raccontato ai poliziotti di aver subito un tentativo di rapina del suo Rolex in via Cupa Santa Cesarea, zona cosiddetta di Mianella, e di essere stato così colpito ad un gluteo. Ad insospettire gli inquirenti il ruolo e le parentele di Lucci, conosciuto con l’appellativo di ‘Tonino ‘o pazz’ nel clan Moccia. In particolare Lucci sarebbe la persona delegata ad intrattenere rapporti d’affari con i clan di Secondigliano e Miano.

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