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venerdì, Aprile 26, 2024
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Comandante dei carabinieri arrestato nel Barese, si impossessò della refurtiva

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Arrestato il maresciallo dei carabinieri Cosimo Maldarizzi. Il 56enne comandante è accusato di peculato, omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale e depistaggio. L’ordinanza di arresti domiciliari, eseguita dai colleghi del Comando provinciale di Bari su disposizione della magistratura. Dunque riguarda alcuni episodi risalenti agli anni 2018-2019.

IL PASSATO DEL COMANDANTE DEI CARABINIERI

Secondo le indagini, nel giugno 2018, durante le operazioni di ritrovamento di otto mezzi provento di furto nelle province di Bari, Taranto e la successiva riconsegna ai proprietari, il maresciallo si sarebbe impossessato di una cisterna che faceva parte della refurtiva, consegnandola a un suo conoscente, gestore di un noto agriturismo della zona.

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Nel dicembre 2019, poi, venuto a conoscenza delle indagini avviate sulla vicenda, avrebbe spostato la cisterna in un deposito per farla ritrovare, tentando di far sembrare la mancata riconsegna al proprietario come una mera svista. La misura cautelare firmata dal gip del Tribunale di Bari Paola Angela De Santis. Indagini coordinate dalla pm Chiara Giordano.

Tre carabinieri napoletani nella Caserma della vergogna: “Peggio di Gomorra”

Continuano ad emergere particolari sconcertanti sulla caserma dei carabinieri della vergogna di Piacenza. Nelle 326 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare si evince il totale disprezzo per i valori della divisa. Non solo gravi reati come spaccio, estorsione e tortura, ma anche una totale anarchia. Sono sei i militari finiti in manette nell’ambito di una delle pagine più nere delle forze dell’ordine. Audio e foto immortalano l’organizzazione messa in piedi dai carabinieri infedeli. C’è anche un’orgia consumatasi nelle stanze della caserma finita sotto sequestro. Nulla di penalmente rilevante ma uno schiaffo ai valori e alla divisa, una vicenda che mette in imbarazzo l’intera istituzione. Nelle carte dell’operazione Odysseus si legge di un’orgia svoltasi in un ufficio del Comandante Marco Orlando nella stessa caserma.

A parlarne sono due tra gli arrestati, Giuseppe Montella e Salvatore Cappellano “che commentano un episodio che aveva visto come protagonista un collega in onore del quale, forse in concomitanza con una ricorrenza, fu organizzata una serata all’interno della caserma alla presenza di due donne, presumibilmente escort, con le quali erano stati consumati rapporti sessuali”.

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