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venerdì, Aprile 26, 2024
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Soldi rubati dai conti online, anche il Santobono tra le vittime: 19 arresti in tutta Europa

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Sono 19 le persone arrestate in tutta Europa e coinvolte in un’operazione che ha smascherato un giro multimilionario di cyber-riciclaggio. Questo è il bilancio dell’attività investigativa internazionale denominata 2BaGoldMulem e che ha visto, per l’Italia, la Polizia Postale e la Procura di Napoli – Gruppo Intersezionale per la Cyber-Sicurezza, i quali hanno agito con Europol, dell’FBI americana e delle forze di polizia informatiche di altri 14 paesi europei. A riportare la notizia è Il Mattino (qui l’articolo).

I virus bancari e l’accesso nei sistemi informatici dei correntisti in Europa

L’organizzazione criminale, chiamata anche QQAAZZ, era attiva dal 2016 nel cyber-riciclaggio. Questa fungeva da piattaforma europea per ripulire il denaro sporco, frutto di frodi informatiche messe a segno da alcuni dei più cybercriminali al mondo. Frodi che erano generate grazie all’utilizzo di virus bancari elaborati, tramite i quali penetravano nei sistemi informatici dei correntisti in Europa. In pratica accedevano in modo abusivo ai conti digitali per poi sottrarre ingenti quantità di denaro.

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Così sono stati rubati decine di milioni di euro che dovevano essere successivamente ripuliti. Per questo motivo è subentrata la centrale di riciclaggio ‘QQAAZZ’, che opera in Portogallo, Spagna ed ha ramificazioni in Europa – anche in Italia – e dove l’organizzazione poteva contare su un cospicuo numeri di conti correnti bancari digitali. Questi, però, erano falsamente intestate a ‘teste di legno’, per poter spostare e rendere poco rintracciabile i profitti illeciti. Il denaro finiva nell’acquisto di cryptovalute, o ancora – riporta il quotidiano – nel reimpiego in attività commerciali di copertura aperte nella Gran Bretagna.

Il cerchio in Italia

In Italia, gli agenti della Sezione Financial cybercrime della Polizia Postale, hanno focalizzato la loro attenzione intorno a due soggetti, sospettati di far parte dell’associazione criminale. I due italiani, uno di Brescia ed un cittadino campano residente a Londra, erano in contatto con membri operatici del gruppo criminale di stanza nella capita dell’Inghilterra. E per conto di questi, reclutavano reclutavano muli di denaro a cui intestare falsamente i conti correnti bancari, destinati all’attività di riciclaggio.

Gli agenti della postale hanno identificato i due soggetti e sequestrato dispositivi informatici e documentazione finanziaria in grado di comprovarne la partecipazione all’organizzazione criminale.

Le indagini sul cyber-riciclaggio: anche il Santobono vittima dei cybercriminali

A conclusione dell’attività, i cyber-investigatori italiani dall’Italia hanno potuto costruire la riconducibilità al sodalizio criminale di complessive 11 vittime. Tra queste spunta anche l’Ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli. La struttura è stata già vittima di frode informatica con denaro finito sul conto aperto in Germania ma che apparteneva ad un altro “mulo”. Si tratta di un cittadino bulgaro reclutato a Londra dalla cellula italiana, individuato dalla Polizia Postale. Anche nei confronti di quest’uomo sono in fase di esecuzione i provvedimenti di sequestro preventivo emessi dal gip di Napoli in relazione a tutti i conti correnti utilizzati per compiere i reati ed ai profitti illeciti maturati.

L’operazione ha portato a 19 arresti e 40 perquisizioni nei confronti delle persone componenti della banda criminale.

[Fonte articolo: Il Mattino]

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