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domenica, Aprile 28, 2024
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Dal Vomero al tetto del mondo, il Maestro Antonella La Pietra festeggia i 50 anni nel Taekwondo

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Da una palestra del Vomero al tetto del mondo. Sono trascorsi 50 anni da quando il Maestro Antonella La Pietra, atleta e volto noto nel panorama del Taekwondo, ha mosso i primi passi in questa disciplina divenuta l’essenza della sua vita.

Era il 16 settembre 1973 quando La Pietra è salita per la prima volta sul tatami per non scendere più. Il primo incontro con Park Young Ghil Maestro nella vita e nello sport cha dato inizio ad un percorso che ha portato l’atleta alla convocazione per la Nazionale Italiana. Dalla prima medaglia d’oro del campionato Europeo di Esbjerg alle competizioni mondiali. Roma, Copenaghen, Stuttgart, Seul, Colorado Spring e sette campionati italiani. Campionessa mondiale nell’ 83 e Vicecampionessa nell’85 ai mondiali di Seoul. Ad un passo delle Olimpiadi dell’88 in Corea del Sud sfumate a causa di un importante infortunio ai legamenti. Una carriera costellata di medaglie e successi che hanno spinto Antonella La Pietra ad aspirare a maggiori traguardi. “Sotto casa mia stava aprendo una palestra andai a visitarla ed ho fatto l’incontro più importante della mia vita con il mio Maestro Park Young Ghil. Io ragazzina timida e riservata e al contempo caparbia e ribelle, lui serio e austero mi ha fatto conoscere ed amare il taekwondo dandomi la possibilita’ di girare il mondo per rappresentare l’Italia. Per me lui ha rappresentato tutto: allenatore, tecnico, nutrizionista, fisioterapista e psicologo” ha dichiarato.

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Coraggio e determinazione, sacrifici e rinunce, elementi imprescindibili per colei che è riuscita a trasformare la passione in una professione. Nel 1997 nasce il Team La Pietra con il M°Rossella Cacciapuoti. Grazie all’impegno dei Maestri la società sportiva ha allenato talenti di tutto il territorio campano ed in particolare dell’area Nord. “Mi sono ritrovata da atleta a tecnico, coach. Non è stato facile sentivo la responsabilità di voler trasferire al meglio i miei insegnamenti facendo capire ai ragazzi che i sacrifici sono sempre ripagati se si fissano obiettivi. Lo sport a volte richiede tanta fatica, ma la fatica è vita. Da giovane ho costatato che il taekwondo mi stava rendendo una ragazzina e persona migliore” – afferma il Maestro.

Membro della commissione per gli esami di qualifica Dan, coach internazionale ETU, direttore tecnico regionale junior e senior femminile. Tanti i ruoli svolti e che continua a ricoprire tutt’oggi. Ad ogni suo passo c’era sempre la Federazione Italiana ed il comitato regionale campano. “ Un particolare ringraziamento a tutti i presidenti FITA incontrati finora. Angelo Cito presidente federale che ha portato il Taekwondo a livelli altissimi mediante competenze ed innovazione grazie a lui siamo in continua evoluzione e Domenico Laezza presidente regionale che si spende affinchè la Campania possa rappresentare come già accade da anni la culla del Taekwondo italiano “ – dice il Maestro. E’ proprio la FITA a conferirgli nell’ottobre del 2016 l’onorificenza di medaglia d’oro al merito sportivo.

Impegnata nello sport ma anche nel sociale. Nel 2018 partecipa al primo incontro dedicato alle donne e alla loro fondamentale importanza per il progresso e lo sviluppo del taekwondo. Innumerevoli le sfide affrontante nel tempo per combattere pregiudizi: “ Una donna-atleta negli anni 70-80 ha avuto una vita leggermente più complicata rispetto ad un uomo ma non era giusto fare differenziazioni. Abbiamo le stesse potenzialità magari con competenze e risorse diverse ma vi assicuro che riusciamo a trionfare nello sport. La differenza uomo donna non poteva essere negata ma solo esaltata. Siamo due mondi diversi ma decisamente uniti” e aggiunge “ Lo sport riesce ad arrivare dove ne politica ne forza dei potenti riesce. E’ fratellanza, compie miracoli, unisce i popoli. I Giochi Olimpici non sono soltanto una gara a chi va più in alto, a chi corre più veloce. Sono una gara di umanità senza confine che insegna a far capire quanto almeno nello sport si possa essere tutti uguali” – chiosa La Pietra.

Non sono mancati le sfide e gli imprevisti. Cadere per rialzarsi. Una donna talentuosa e determinata che ha fatto dello sport la sua missione e palestra di vita. “ In conclusione vi dico: siate umili, rispettate gli altri, aiutate chi è in difficoltà e siate voi stessi, sempre. Noi donne dobbiamo camminare a testa alta sempre e in ogni occasione, io personalmente nella mia vita ho abbassato la testa solo per allacciare la cintura” – conclude il Maestro che oggi celebra il suo mezzo secolo con un grande amore, il Taekwondo.

A cura di: IVANA ALESSIA CICCARELLI

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