Roberto de Zerbi ha rilasciato una lunga intervista al portale web Cronache di Spogliatoio, in cui, nella vasta gamma di temi trattati, ha parlato anche dell’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori. Dolci parole per il ragazzo di Bentivoglio da parte del suo ex allenatore e ora star della Premier League al Brighton.
Le parole di De Zerbi
Queste le parole di De Zerbi a Cronache di Spogliatoio su Raspadori: “Rispetto al Raspadori che avevo io, lo vedo forte, lo vedo con grande affetto. Ha iniziato nel 2018 ad allenarsi con me, era un ragazzino di 18 anni, un ragazzo educato, bravo. È il mio 9 ideale.” Poi la riflessone sul ruolo: “Per me è un 9 si, assolutamente. È un bravissimo ragazzo, mi piacerebbe averlo di nuovo in futuro. Lo vedo maturato, più sicuro di sé, più scaltro, il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere“. Poi, il giornalista gli chiede se è lui l’attaccante giusto per la Nazionale. “Io credo di sì, Spalletti l’ha già fatto giocare lì e con l’Ucraina ha fatto molto bene. Se hai davanti Osimhen è un altro discorso, però il suo ruolo dal mio punto di vista è quello“.
L’avventura di Raspadori con l’allenatore
“Il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere“: la dichiarazione programmatica di De Zerbi sottintende la stima che l’allenatore ex Sassuolo ha per il giovane. Tante qualità umane e morali quindi per Raspadori, e una collocazione in campo che lo vede come punta. Raspadori con De Zerbi ha vissuto una parabola ascendente, con l’allenatore che è stato capace di riconoscere le sue doti quando era ancora giovanissimo e farlo giocatore subito con la prima squadra, dove si è ritagliato presto uno spazio da titolare. Bene da 9, bene da 10 dietro la punta Scamacca. Un giocatore che si rifà perfettamente ai dettami di gioco di De Zerbi, che vuole un calcio fluido, posizionale e spettacolare. In totale al Sassuolo sono 18 goal e 9 assist in 82 presenze, media mantenuta simile al Napoli.
Le difficoltà di Raspadori con il Napoli
Quest’anno Raspadori non è stato ancora in grado però di rendere come nelle sue corde, chiamato in causa spesso sia da Garcia che da Mazzarri a sostituire Osimhen e spesso preferito a Simeone. Una posizione preferita ancora del tutto da definire, il contesto generale calante della squadra e i 3 allenatori diversi con cui ha dovuto lavorare nell’ultimo anno ne stanno di certo rallentando la crescita. Ma De Zerbi lo vede comunque maturato e migliorato.
De Zerbi apre al Napoli?
E il “mi piacerebbe averlo di nuovo in futuro” è una dichiarazione ambivalente, che alcuni tifosi del Napoli, sia per il periodo non proprio brillante del Brighton in Premier sia per il totoallenatori del Napoli, potrebbero leggere come un’apertura di De Zerbi verso il Napoli. Ma l’ex giocatore del Napoli (33 presenze in 2 stagioni con i partenopei per De Zerbi) è un allenatore in totale rampa di lancio nel calcio europeo, e potrebbero sembrare più appetibili per lui panchine internazionali come Liverpool o Barcellona piuttosto che un ritorno in Serie A. Ma l’allenatore piace ad Aurelio de Laurentiis, com’è risaputo, per stile di gioco, modulo e carattere, anche più di profili come Italiano o Thiago Motta. E che non sia Raspadori, assieme all’altro suo ex Traorè, anello di congiunzione tra De Zerbi e l’azzurro Napoli.
