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sabato, Luglio 5, 2025
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É pronto il Decreto Natale: come saranno le feste ai tempi del Covid tra spostamenti e cenone

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Sono ore decisive per la definizione delle misure di restrizione delle feste di Natale: il nuovo decreto legge Covid per disporre le restrizioni sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri già convocato alle 18. Dal 24 dicembre al 6 gennaio l’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei giorni lavorativi, con coprifuoco anticipato alle ore 20. È questo l’orientamento che emerge dal vertice tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, durato oltre 4 ore. Ora è in corso il confronto con le Regioni e gli enti locali. Le regole saranno poi approvata nel consiglio dei ministri.

Se l’ultima ipotesi sarà alla fine quella definitiva, l’Italia sarà in zona rossa per un totale di 10 giorni: dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e poi il 5 e il 6 (l’Epifania). Il 28-29-30 dicembre, così come il 4 gennaio, varranno invece le regole della zona arancione, in cui gli spostamenti interni al Comune sono concessi e possono aprire i negozi, ma il coprifuoco sarà anticipato alle 20. Di fatto, invece, bar e ristoranti resteranno chiusi per tutte le festività. Il governo però ipotizza una deroga agli spostamenti per consentire le visite a parenti e congiunti nei giorni di Natale: sembrerebbe approvato il lasciapassare per due non conviventi – ma solo parenti stretti – che potranno fare visita a figligenitori o nonni, fermandosi, ad esempio, per la cena della vigilia o per il pranzo di Natale. Nei giorni ‘rossi’ quindi, con autocertificazione, ci si potrà spostare per far visita ai parenti, portando con se figli ‘under 14’ che saranno comunque esclusi dal conteggio. Vale a dire che si potrà andare dai nonni anche se in quattro, l’importante è che i due minori abbiamo meno di 14 anni di età.

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Rezza: “Rt non scende” – Intanto Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, al Forum Risk Management di Arezzo, ha dichiarato: “C’è la tendenza a un’inversione in atto, l’Rt tende a non scendere più” e in questo momento “dobbiamo avere atteggiamenti previdenti per evitare che l’epidemia riparta durante la campagna vaccinale: questo è un rischio da scongiurare. Nelle scorse settimane abbiamo visto una tendenza positiva, ma ora abbiamo un numero di decessi ancora alto, siamo sopra-soglia per i posti occupati in area medica e intensiva. Non stanno più scendendo l’Rt e l’incidenza. In questa situazione si impone prudenza“.

Zingaretti preme – Il Pd spinge per le restrizioni più drastiche e il suo leader Nicola Zingaretti, parlando da presidente della Regione Lazio, ha ribadito che “durante il periodo delle Feste” la zona gialla “non basta più“. Il segretario democratico ha aggiunto: “Qualora non ci fosse un provvedimento nazionale, sicuramente il Lazio avrà una ordinanza regionale per passare il Natale e il Capodanno in piena sicurezza. Confido si possa fare in una strategia nazionale, un provvedimento in tempi rapidissimi – ha proseguito Zingaretti – Ristoratori, commercianti, bar, che hanno collaborato in questi giorni con noi, è giusto che abbiano certezze ed è giusto darle in tempo congruo per organizzarsi”.

I piccoli Comuni – Nel periodo delle festività si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri. È la decisione che il governo ha comunicato alle Regioni. Non ci si potrà però muovere per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 km.

Non ci si potrà però muovere per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 km.

C’è la cosiddetta deroga “nei due commensali”, a quanto si apprende da fonti di governo, nelle misure restrittive che verranno messe in campo per le festività natalizie. Nell’ambito della zona rossa e arancione – quindi fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni – sarà consentito, sia nelle giornate “rosse” che in quelle “arancioni” a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti.

L’indice RT già “questa settimana sale da 0,82 a 0,86”: è perciò necessario, per arginare la risalita dei contagi, disporre dal 24 dicembre al 6 gennaio la zona rossa in tutta Italia nei giorni festivi e prefestivi e la zona arancione nei giorni lavorativi. Lo avrebbe detto il ministro della Salute Roberto Speranza alle Regioni. Un nuovo decreto legge Covid, per disporre le restrizioni nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio, sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri già convocato alle 18.

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