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sabato, Aprile 27, 2024
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Diego Armando Maradona, rivelazione sulla morte: “Gli hanno fatto scoppiare il cuore”

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Undici mesi dopo la morte di Diego Armando Maradona, avvenuta nel novembre 2020 in un appartamento a Tigre, in Argentina, sono ancora in corso gli accertamenti per eventuali responsabilità dell’equipe sanitaria sul suo decesso. La gestione degli ultimi giorni di vita dell’ex Pibe de Oro rimane poco chiara. Il processo vede come imputati il medico, lo psichiatra e gli infermieri. Ascoltato dai giudici l’ex avvocato del calciatore, Matias Morla, che ha fornito la sua versione dei fatti. Morla ha detto che Diego soffriva di problemi ai reni e al fegato, di insufficienza cardiaca e di deterioramento neurologico, nonché di dipendenza da alcol e psicofarmaci. “La decisione della famiglia di far proseguire la convalescenza a casa invece che in ospedale è stata folle. I medici avevano espressamente specificato che doveva rimanere in clinica. Sono state commesse numerose e fatali disattenzioni che hanno causato l’esplosione del suo cuore”.

Morte di Diego Armando Maradona, parla l’ex avvocato del calciatore, Matias Morla

La morte di Diego Armando Maradona poteva essere evitata. I magistrati argentini sono sempre più convinti che siano stati commessi molti errori dopo l’operazione per un ematoma al cervello e durante il successivo iter sanitario. A maggio Leopoldo Luque, il medico neurochirurgo che aveva operato Maradona, e altre sei persone sono finite nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del “Diez” con l’accusa di omicidio semplice ed eventuale dolo. Davanti ai giudici di San Isidro l’ex avvocato di Maradona, Matias Morla, ha attaccato duramente la gestione da parte dei medici. Morla vide Maradona il 16 novembre 2020, nove giorni prima che l’ex “Pibe de oro” morisse.

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“Gli errori commessi sono stati tanti e hanno portato Diego alla morte. Si è gonfiato tanto fino a quando il suo cuore è esploso“, ha detto il legale. Le cure mediche “sono state pessime, per questo è morto”. “Quando entrai in casa – ha ricordato – aveva una voce strana, come quella di un robot, molto acuta e intermittente. Ho informato tutti del suo stato di salute. Poi ho capito che era a causa della quantità di acqua trattenuta nel corpo”.

“Era stato abbandonato da Dalma e Gianinna”

Morla ha attaccato duramente anche la famiglia di Diego Armando Maradona. “Folle”, secondo l’avvocato, la decisione di abbandonare l’ospedale per continuare il recupero in casa. Lui, ha spiegato, “non aveva motivo di andare in una casa quando i medici hanno detto che doveva rimanere in clinica“. Morla ha aggiunto che l’ex campione del mondo e “re di Napoli” era stato “abbandonato dalle sue figlie (Dalma e Gianinna ndr) ma in questo ambito “una cosa è la responsabilità morale e un’altra quella legale”.

La Maradona Cup diventa un caso. In Argentina accusano: “Il Napoli ha chiesto troppo”

L’annuncio ha fatto molto scalpore. Barcellona e Boca Juniors si sfideranno il 14 dicembre per la Maradona Cup a Riyad, in Arabia Saudita. E il Napoli? La reazione dei tifosi azzurri è stata immediata sui social. Organizzare un ricordo del Diez senza la presenza della squadra che ha reso grande è sembrata a tutti una caduta di stile. In Argentina – la fonte è il sito web infobae –  però hanno ribaltato la situazione: il Napoli sarebbe stata la prima squadra ad essere contattata dagli organizzatori, ma la trattativa è frenata per la richiesta di 5 milioni di euro inoltrata dal club di De Laurentiis. Il Napoli, però, nega la ricostruzione.

Fonti del club confermano i contatti per disputare la partita omaggio al Diez, ma il discorso economico non è stato proprio affrontato. Il Napoli ha dato la sua disponibilità a giocare dal 22 dicembre al 5 gennaio, durante la sosta del campionato, ma non per la data del 14 dicembre con un calendario fitto di impegni: gli azzurri affronteranno il 12 al Maradona l’Empoli e soprattutto saranno di scena a San Siro con il Milan (in calendario il 19 dicembre) che è un vero e proprio big match scudetto.

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