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domenica, Aprile 28, 2024
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Genitori massacrati, fermata la figlia: l’ex vigilessa accusata dell’orribile omicidio

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E’ a San Martino di Lupari (Padova) che si è verificato un episodio raccapricciante. Una donna anziana di 84 anni ha subito, insieme al marito di 89enne, una violenta aggressione in casa. La donna non è riuscita a sopravvivere mentre il marito ad oggi si trova in ospedale in condizioni critiche. Si stima che l’artefice di questo massacro sia la figlia maggiore della coppia: Diletta Miatello. 

Diletta Miatello: la figlia della coppia è la sospettata principale 

In base all’analisi dell’episodio verificatosi, il pm sembra già essere molto vicino alla risoluzione del caso. Questo ha infatti posto un fermo per omicidio e tentato omicidio nei confronti di Diletta Miatello, figlia maggiore delle due vittime. Secondo le indagini si stima che la figlia 51enne abbia ucciso la madre, Maria Angela Sarto, con dei colpi alla nuca inferti da un oggetto contundente e abbia ferito gravemente il padre, Giorgio Miatello, che ora si trova in ospedale in fin di vita. Tale considerazione è sopraggiunta al termine dell’interrogatorio a cui la donna è stata sottoposta, nonostante questa non abbia palesato alcuna ammissione in rapporto a ciò che era accaduto.

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Chiedeva soldi ai genitori

Rispetto la considerazione delle varie ipotesi, gli investigatori si stanno impegnando al fine di ricostruire le dinamiche familiari di Diletta Miatello. I problemi pare siano da ricondurre alla sua instabilità mentale, molto probabilmente accentuatasi in seguito alla sparazione con il marito e all’affidamento del figlio che hanno in comune a quest’ultimo. Dopo aver affrontato un simile trauma la donna si è trasfarita nella villetta bifamiliare dei genitori. Durante l’ultimo periodo il rapporto con il padre e la madre aveva subito una radicale degenerazione correlata ad un incremento progressivo delle sue problematiche psicologiche. Alla base di queste sembra che incidesse la richiesta continua ai genitori di denaro.

Il ritrovamento dei corpi e l’accusa della sorella minore di Diletta

Ad essere convinta della colpevolezza di Diletta Miatello, sparita durante le prime ore dall’attentato, è la sorella minore, Chiara, che ha ritrovato i due corpi martroriati. Dopo aver visualizzato l’immagine raccapricciante della madre in una pozza di sangue e il padre in fin di vita, la donna ha chiamato la polizia. Questa ha iniziato a nutrire delle preoccupazioni quando ha tentato di telefonare più volte i genitori e la sorella non ricevendo mai una rispota così ha deciso di recarsi sul posto dove si è imbattuta nella scoperta destabilizzante. I carabinieri hanno immediatamente posto le transenne attorno alla casa e hanno iniziato le indagini. Non risulta essere ancora chiaro quale arma sia stata utilizzata per infliggere simili ferite, gli investigatori, intanto, hanno escluso armi da fuoco e coltelli in attesa di indizi e prove più soddisfacenti. 

 

 

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